Il nuovo LEGO® Star Wars X-WING UCS presentato al LEGO Store Gae Aulenti a Milano

Il nuovo LEGO® Star Wars X-WING UCS presentato al LEGO Store Gae Aulenti a Milano

Dal nostro inviato Marco Anselmi

Forse spinto dalla Forza, o forse dall’irrefrenabile voglia di vedere l’evento, Sabato scorso (29 aprile) sono stato nello Store milanese di Gae Aulenti in occasione della presentazione mondiale del nuovo set 75355, x-wing UCS. Il terzo in ordine cronologico.
La palpabile attesa degli appassionati è stata soddisfatta da una cornice arricchita da Cosplayer del tutto realistici con i quali ho avuto il piacere di parlare, scoprendo interessanti dettagli.
Ma non corriamo troppo, voliamo bassi. Prendiamo il volo gradualmente.

Necessaria (e dolente) premessa: ero certo che all’interno dello store avrei trovato il set montato ma purtroppo (e forse incredibilmente, trattandosi della presentazione mondiale del set) l’unica copia già “in carne e ossa” – mi è stato riferito – era nel negozio di San Babila, hub principale dell’evento mondiale-milanese.

Il solo set UCS montato in store era il Razor Crest. Certamente un bel vedere, ma non quel che mi aspettavo.
Il Set protagonista dell’evento era in scatola, accompagnato dalla Morte Nera in microscala, omaggio per acquisti Lego Star wars dai 150€ in su.

Numerosa la partecipazione all’evento. Fan della saga e della sua declinazione in mattoncini sono accorsi numerosi. È stato bello conversare con gli appassionati. Fan puri e appassionati come Alberto, nostro interlocutore e compagno nel corso della manifestazione, oltre che cosplayer ufficiale e responsabile della sua legione (la Rebel, di cui parleremo più avanti).
Protagonisti assoluti dell’evento le legioni  e i costumi che hanno attirato grandi e piccini al ritmo delle colonne sonore di casa Lucas, capaci di aumentare notevolmente l’entusiasmo tra appassionati della saga ma anche tra i “semplici” clienti dello store.
Testimone ed esempio di quanto dico Federico, un appassionato lego ma non Star Wars che al suono delle marce e alla vista dei trooper non ha resistito alla tentazione di acquistare due caschi della serie. L’effetto “flashback” che questi eventi sortiscono su ognuno di noi, la loro capacità di riportarci agli anni dell’infanzia sono grimaldelli che Lego conosce (e cavalca) bene. E noi siamo ben felici di tornare ai nostri anni aurei, va detto.

Tornando agli splendidi cospalyers di Star Wars, Alberto, il compagno di ventura che mi ha piacevolmente guidato nel corso dell’evento, mi ha fatto scoprire un mondo davvero affascinante. I gruppi, italiani e anche internazionali, ogni anno cambiano i Commander e i vari responsabili di merchandising e pubbliche relazioni. Tutta questa burocrazia è seguita direttamente da Disney e Lucas Film, visto il copyright sui personaggi riprodotti.

Ogni 4 maggio Lego e altri licenziatari fanno uscire nuovi prodotti e i cosplayers ufficiali, secondo disponibilità, vengono divisi in base alle location e le richieste.

Nello specifico di questo evento, erano presenti due fazioni: la Rebel Legion e la 501.  In Italia però – mi spiega Alberto – sono presenti molte altre legioni, con un effettivo complessivo si circa 300 persone.  Ogni costume deve essere sottoposto al giudizio di una giuria internazionale per ottenere riconoscimenti ufficiale e avere diritto di entrare nelle legioni. Inutile dire che i dettagli, mai come in questo casi, fanno la differenza.

Passando a una veloce review tecnica (per quanto possibile osservando le foto, non essendoci il set montato) la mia impressione è che il set sia “valido in chiaroscuro”, ossia abbia punti di forza e qualche pecca.

Rispetto alle versioni precedenti le proporzioni sono davvero ben rispettate. I motori colpiscono in modo particolare per le migliori proporzioni, era un limite (fuori scala) della versione precedente. Ottimo il vetro dell’abitacolo stampato (nel 10240 era un antipatico sticker).

La nota dolente, a parer mio, è la punta del velivolo che appare meno aerodinamica e affusolata delle precedenti (in questo caso secondo me migliori) versioni, un po’ “tozza” se vogliamo.

La domanda che mi pongo è il perché Billund a volte preferisca riproporre restyling di set già più volte prodotti che ideare nuovi prodotti. Certo, X-wing è di per sé un brand, vende a prescindere, ma chi scrive predilige il nuovo al “riscaldato”.

Di certo però, di caldo e non riscaldato c’è stato l’ambiente che tra rievocazioni in costume, musiche e passione è stato davvero godibile.

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