LEGO® 76961 – Jurassic World – Centro visitatori: l’attacco del T. rex e del Raptor – Recensione

LEGO® 76961 – Jurassic World – Centro visitatori: l’attacco del T. rex e del Raptor – Recensione

Quando in redazione è arrivato l’annuncio di nuovi set di Jurassic World™ non dico che ce lo aspettassimo, ma dopo la chicca dello scorso anno con “Fuga dal Tirannosauro” (76956) e l’imminente trentennale del film, una nuova wave di set a tema era inevitabile. Che poi fossero a tema Jurassic Park™, era la nostra speranza ed è stata esaudita.

I set di Jurassic Wold sono bellissimi, ma non mi hanno mai preso così tanto seppur abbia visto tutti i film, apprezzati, non dei capolavori ma un buon intrattenimento.

Questo è il più grande dei cinque, due dinosauri e cinque minifig. La scatola ha un nuovo concept con colori più caldi e una texture più retrò, con richiami alla natura selvaggia del primo film, si sgancia da quelli di Jurassic World, che ha colori più freddi a richiamare la natura tecnologica delle nuove specie.

Nella scatola ci sono 5 buste in plastica, tre in carta, adesivi, glorio con inserto in pvc e istruzioni contenute in una busta in cartone che porta avanti la direzione “plastic free” intrapresa da LEGO®.

Apro le istruzioni e sono già innamorato di questo set. Nelle prime due buste in carta mi si chiede come prima cosa di montare i due dinosauri presenti nel set.
Una Tirannosauro e un Velociraptor. Bene! I bambini hanno qualcosa con cui giocare, sono sistemati e io posso iniziare a montare indisturbato!


A proposito, le buste grandi sono termo-saldate a metà, credo per evitare un eccessivo sfregamento delle parti fra loro e quindi una possibile usura dovuta al trasporto.

Il Velociraptor è composto da 7 parti, con gambe, braccia, collo e bocca mobili. Il corpo ha l’estremità della coda in materiale flessibile, si nota una fessura alla fine del tronco dove cambia il tipo di materiale utilizzato. Un plauso è l’aver mantenuto la stessa tonalità di colorazione al cambio di materiale, non è così scontato.

Un pezzo in più per il Rex, per questioni di dimensioni la coda è un pezzo a se. Anch’esso tutto snodabile con la testa anche sull’asse verticale e la coda flessibile.

Primo personaggio nella prima busta, Alan Grant, paleontologo. Una espressione, no accessori, no cappello… ma come no cappello!?!? Boh… Vabbé dai, basta fare il fanboy.

Comincio con ingresso e struttura del centro visitatori di Jurassic Park, dove due belle vetrate decorate con un adesivo stampato trasparente mi ricorda il primo tributo al film.
Vi ricordate la scena quando i bambini arrivano al buffet dopo una notte a digiuno e mentre mangiano in trasparenza la silhouette del raptor si sovrappone alla decorazione? Ecco. Con l’espediente della vetrata potrete ricreare l’iconica scena. Purtroppo la foto non rende.

Busta due, Lex e Tim Murphy i nipoti di John Hammond, il proprietario del parco.
Anche loro senza accessori, ma con due espressioni facciali.

Prende corpo l’ala ovest con l’ala ristorante con buffet e tavolini, dove avviene la suddetta scena citata prima. Una bella rana rosa fa da “ciliegia” ad una torta sul buffet.
Parentesi rane. Ho notato che ai designer le rane piacciono molto, mi è capitato di trovarle in moltissimi set anche più disparati. Da un rapido controllo su Bricklink, sono presenti in ben 193 set e vi stupirete di vedere in quali.

Busta tre, Dr. Wu, genetista, a capo del progetto. Anche per lui doppia espressione.

Proseguo il centro visitatori con l’ala est. Qui troviamo un incubatoio per le uova, il robot che gira le suddette, pc, microscopio, tutti seppur formati da pochi pezzi, ottimamente realizzati.
Bellissimo il brick 1×1 con l’iconica riproduzione della zanzara inglobata nell’ambra da cui parte il tutto. Altro riferimento al film, schermo con la mascotte del parco che compare nel filmato che i visitatori vedono all’inizio della visita.
Anche la facciata esterna prende forma con delle colonne tondeggianti, una serie di vetrate e qualche fiore decorativo.

Busta quattro Ray Arnold, ingegnere capo del parco, anche qui niente accessori, doppia espressione.

Assemblo il tetto che è a sezioni circolari per ricordare il tipico tetto di paglia delle area tropicali (il parco è ipoteticamente al largo del Costa Rica).
Un meccanismo nascosto collegato allo striscione tramite un axel spinto da una leva mi permette di farlo staccare come nella scena finale in cui il T-rex “salva” i nostri protagonisti dai raptor. Che chicca! Adoro questi easter egg!

Busta sei, Ellie Sattler anche lei paleontologa, due espressioni.

Concludo la facciata aggiungendo le decorazioni fossili presenti sopra tutta la struttura della porta.

Consiglio sull’applicazione degli adesivi. Solitamente tendo a montare il pezzo da decorare su un altro per agevolarne la presa, in modo tale da lasciare la superficie di applicazione totalmente libera.

Piccola citazione sull’architrave, noterete che alla base ha due brick 1×2 trans medium blue montati in snot. Riguardando la scatola penso siano a ricordare la fontana a cascata che parte da essa come noterete dal rendering. Concludo il set con la costruzione dello scheletro fossile del T-rex che è in bella mostra nell’atrio del centro visitatori. Con pochissimi pezzi sono riusciti a dare un’espressione ed una profondità unica alla testa, Bravi.

Che dire, il set è veramente curato con tanti dettagli seppur non abbia chissà quanti pezzi, sono solo 693. Inutile che mi soffermi sulla giocabilità, come vi dicevo, già con soli i due dinosauri iniziali i bambini si sono intrattenuti tutto il tempo in cui ho montato.

Invece se c’è una cosa che mi ha non proprio deluso, ma sembra che non gli sia stato dato il giusto valore sono le minifig. Estrapolate dal set, a parte quella di Ray Arnold (Samuel L Jackson), a fatica riuscireste ad associarle al film.
Tralascio l’unica espressione di Alan Grant, come ho detto manca il cappello, ma anche l’iconico fazzoletto rosso. Non chiedo un pezzo in più, ma almeno una ”sporcata” di rosso nella stampa sul torso. Una anonima camicia di jeans con qualche chiazza è il massimo realizzato. Idem Ellie Sattler, anonima canotta azzurra sporca. Al contrario i bambini sono puliti, lindi. Inoltre non mi è mai capitato di trovare minifig senza alcun accessorio, nulla. Il dottore difficile da caratterizzare, si può soprassedere.

LEGO® 76961- Jurassic Park – Centro visitatori: l’attacco del T. rex e del Raptor – 693 pz. – 129,99 €

Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *