LEGO® Ideas Magia Disney set 21352 – Recensione
Ciao a tutti, oggi ringrazio moltissimo la nostra mamma LEGO®, perché mi ha inviato Magia Disney set 21352 con lo scopo di recensirlo per voi. Questo set nasce per festeggiare i cento anni della Disney®. La confezione è molto colorata e di dimensioni medie e da essa si può assaporare tutta la magia che solo la Disney puo infondere con le sue storie. In ogni sua parte, scorgerete tutte quelle che l’ideatrice Anna Chen ci voleva raccontare. E ce ne sono veramente tante, perché i protagonisti presenti sono molti, in quanto si affrontano le avventure di diverse fiabe famose.
Oltre ovviamente a Fantasia del 1940 dove un grande Topolino al centro ne è l’emblema principale, accompagnato anche dalle scope magiche, il set “cita” le novelle de “La sirenetta” (1989), “Incanto” (2021), “La bella e la bestia” (1991), “Il re leone ” (1994), “Lilo e Stitch” (2002) ed infine “Pinocchio” (1940). Questo prodotto è rivolto ad un pubblico adulto (18+) e costa poco meno di 100 euro (risparmierete un centesimo). Troverete molte più informazioni e una modalità di acquisto online presso il sito ufficiale della LEGO.
Dalla confezione estrarrete un manuale di 146 pagine e ben 1103 pezzi suddivisi in 9 bustine di carta. Non c’è nessuna traccia di adesivi, pertanto sia i decori sul cappello che gli occhi di topolino sono creati su pezzi stampati. Nonostante sia un prodotto sotto licenza, il costo unitario non è poi così male, tanto è vero che ogni mattoncino presente in media raggiunge i 9 centesimi.
Detto questo, parto con l’aprire il primo sacchetto. Faccio subito la conoscenza di Bella, un’ottima minifugure con un bel vestito giallo da principessa e con la testa con due epressioni differenti. Inoltre, ha dei capelli molto interessanti, soprattutto nella parte posteriore. Vi anticipo che in questo set, tutti i personaggi umani hanno due volti differenti. Dopo averla assemblata, si procede con la preparazione della sua ambientazione.
Ciò che caratterizza questa location, è la rosa, tanto è vero che è presente sia su di un bel PANEL stampato che dentro una teca. Tra l’altro, non vorrei dire stupidate, ma il pezzo del fiore per realizzarla, mi sembra molto recente. Per lo meno, io non l’ho mai visto.
L’assemblaggio procede celermente senza tanti intoppi e in meno che non si dica si finiscono i pezzi a disposizione.
Scarto il secondo pacchetto, svuotandone il contenuto sul tavolo. Al suo interno ce n’era uno più piccolo, ma di plastica. Vi anticipo che questa non sarà l’unica occasione in cui succederà, ma non lo citerò più per non essere troppo noioso. Il personaggio che costruiremo è quello di Bruno del film di animazione “Incanto”. Lo trovo abbastanza fedele a quello originale del cartone animato.
Questa volta mi occuperò dal principio di creare la parte lussureggiante (probabilmente un giardino), dove è situata la famosa “Casita” magica di questa storia. Dopodiché mi imbatto in un topo molto diverso dai soliti a cui sono abituato. Probabilmente hanno rifatto lo stampo di quell’animale ed io sono sempre l’ultimo a saperlo. Sto cominciando a divertirmi, perché mi rendo conto che dopo quello che mi sembrava un giardino, adesso mi devo occupare di creare una Casita in miniatura. Ebbene sì, nel set è stato utilizzato un po’ di sana microscala e ne sono ben lieto. Dopo aver realizzato anche tre piccole palme, si terminano i pezzi a disposizione .
Simba è il protagonista del terzo sacchetto e da una prima occhiata dei pezzi in colore tan e dark tan, mi pare di capire che il suo habitat da riprodurre è proprio quello della savana e delle colline rocciose che la sovrastano. La realizzazione delle rocce e di tutto il resto è lasciato al caso. In pratica i pezzi più idonei (slope e quant’altro) sono posizionati senza una logica. Trattasi della tecnica migliore quando si vuole rappresentare dei luoghi impervi. É la stessa che utilizzo anche io.
In pratica ho appena concluso di costruire il primo modulo dell’intero modello e quindi ho finito per dare una casa a Bella, Bruno e Simba. Delle tre parti, la savana e la Casita sono quelle che mi hanno divertito di più, sebbene anche la zona dedicata a Bella sia molto elegante.
Col quarto pacchetto strappo anche i sacchetti più piccoli, usando soltanto le mani, perché sono finalmente di carta anche’essi. Voi direte “quanto entusiasmo”. In realtà non lo sono affatto, perché comincio a odiarle. Non essendo trasparenti, non so mai se abbia preso tutto quanto il contenuto oppure se ci siano ancora alcuni pezzi rimasti impigliati nelle pieghe della confezione. Mi domando anche se l’utilizzo di tutta questa carta sia poi una scelta così ecologica. A me non pare che quella utilizzata per racchiudere i mattoncini sia proveniente da fonti riciclate, ovviamente io sono nessuno per dubitare, ma facciamo finta di aver appena salvato il pianeta, evviva!
Come anticipato, ho terminato il primo modulo, quindi lo si deve mettere da parte e ci concentreremo sul seguente, quello con le onde marine, dove verrà collocato il Topolino gigante. In questo frangente c’è ben poco da evidenziare, pertanto godetevi la vista del personaggio Lilo e i due simpatici animaletti della Sirenetta, Sebastian e Flounder.
Finora posso dire che il set non è noioso, ma c’è nulla di rilevante o che valga la pena di ricordare. É molto semplice da eseguire, tanto è vero che lo potrebbe costruire anche un bambino. Sinceramente ho monato set più piccoli, come quelli delle SPEED CHAMPIONS con tecniche molto più accattivanti.
Quì troverete un link nel caso vogliate approfondire l’argomento su alcune automobili che ho recensito in passato.
Nel quinto sacchetto non si incontrano personaggi umani e tanto meno animali, ma si prosegue con la costruzione delle onde. Purtroppo ho ancora nulla di rilevante da raccontarvi. La piccola Casita del secondo pacchetto, finora è stata la cosa più interessante, almeno per come la penso io.
Arrivato il turno della sesta busta, si parte a razzo con la preparazione della zattera che trasporterà Geppetto. Con delizia, scopro che sono stati inclusi quattro tile 1×4 con la stampa delle venature di una tavola di legno. Trattasi di un pezzo che adoro e quando ne ho almeno un paio, li utilizzo immediatamente nelle mie opere, tanto è vero che sono sempre a corto di quella tipologia di pezzo. Il vecchio falegname lo trovo molto assomigliante a quello del film, mi piace moltissimo.
Nello stesso sacchetto ci sono i pezzi per realizzare le tre scope magiche, munite di secchi. Il loro alloggiamento è pieno di pezzi trasparenti. Sicuramente rappresentano tutta l’acqua che perdono, piuttosto che quella che riescono a portare a destinazione.
Le onde marine sono pressochè terminate, pertanto vanno messe da parte. Dal settimo sacchetto ci occuperemo di realizzare Topolino e nello specifico soltanto del tronco, senza braccia e spalle. La preparazione, assomiglia moltissimo a quella di un qualsiasi BrickHeadz. Ho persino il piacere di imbattermi in un nuovo tipo di SLOPE. Per lo meno io non lo avevo ancora visto, finora. Trattasi dello SLOPE CURVED 1X1X1 1/3 CORNER ROUND (codice 6436425), apparso già in 31 set. Si vede che non sono un grande acquirente, per me era nuovo di pacca!
Comuque, questo particolare pezzo verrà completamente nascosto e sinceramente non ne capisco l’utilià del caso. Date un’occiata ai tre fotogrammi qua sotto, ad un certo punto scompare e se ne perdono le tracce. Un altra cosa strana, è la presenta di alcuni PLATE 1×1 bianchi con una piccola stampa di un quadrato nero. Ve li ho indicati con una freccia. Non servono a nulla e sparirano anche loro. Io questi quì li userei molto volentieri per fare delle casette in miniatura. Si prestano molto bene per rappresentare delle finestre. Appena disferò questo set, sarà la prima cosa che farò.
Aggiungo una nota che mi ha fatto notare il nostro Mattia Careddu, perchè trattasi di un easter egg sfuggitomi nel momento della recensione. Guardate meglio il fotogramma sottostante sulla destra e anche quello a sinistra e cercate di immaginare a chi potrebbe assomigliare la parte tutta colorata all’interno del vestito rosso di Topolino. Trattasi di Woody di Toy Story, pertanto il mistero dei piccoli plate bianchi stampati assume tutto un altro risvolto, servono per la sua camicia. Inoltre, il PIN del BRICK giallo sta a rappresentare l’anello che è presente sulla sua schiena.
Posso dire tranquillamente che il modello è davvero molto bello, però è soltanto con l’inizio della settima busta che ho cominciato ad imparare qualcosa di interessante e soprattutto di nuovo.
L’ottavo sacchettino è tutto dedicato alle estremità alte di Topolino, quindi si fanno 2 coppie di spalle e braccia tutte uguali. Il procedimento è così lungo, che decido di farne una per volta. Costruire Topolino si sta rivelando la parte più complessa di tutto il set. Dopodiché è la volta delle mani, il cui montaggio differisce per ognuna di esse, essendo speculari. Queste sono proprio carine e mi piace parecchio l’uso alternativo del cerchione bianco (codice 6013484) usato per rappresentare la parte del guanto dove si infilano le mani.
Una volta replicato le varie parti anatomiche, va tutto unito al resto del corpo ed infine collocato al centro delle onde. Guardate quanto è maestoso Topolino con la braccia larghe e le mani aperte, manca soltanto la testa!
Siamo quasi giunti al termine, perché l’ultimo sacchetto è totalmente dedicato alla testa, con tanto di cappello da mago ed orecchie. La realizzazione del capo, è molto ingegnosa ed è piena di piccoli pezzi. In certi casi si fa ricorso persino all’utilizzo di alcuni PLATE a cuore (riquadro a destra in basso della foto che segue).
La LEGO ultimamente ha implementato la sua lista pezzi così tanto che ormai con quelli di tipologia SLOPE, CURVED e WEDGE si riesce a replicare quasi tutto alla perfezione. L’unica cosa che frena un po’ la fantasia è che non tutti i pezzi più recenti sono disponibili in tantissime colorazioni differenti.
Per fortuna gli occhi sono stampati su di uno SLOPE CURVED 2X4, così li unisco al resto della testa e posso dire di averla conclusa, fatta eccezione per le orecchie. Adesso tocca dedicarsi al cappello da mago. Anche in questo caso, la LEGO ci ha messo a disposizone degli ottimi pezzi stampati che si prestano molto bene. Per quanto riguarda le orecchie, servono soltanto 4 pezzi per ognuna e sono abbastanza semplici da trovare, qualora vogliate cimentarvi senza possedere il set.
Nella foto sottostante si può osservare in tutta la sua magnificenza il modulo delle onde marine.
Non ci rimane che collegarlo con quello preparato con le prime tre bustine. A tale scopo sono sufficienti due PIN technic ed il gioco è fatto. Osservate la foto seguente e capirete quanto sia facile.
In pratica questo set è abbastanza modulabile. Ce ne sono due per le basi e addirittura 4 per Topolino; sei se si considerano anche le mani.
Ebbene adesso che ho finito l’assemblaggio posso trarre alcune conclusioni. Il set è molto bello e raccoglie tutta la magia della Disney che abbiamo imparato ad amare sin da piccini. Non è un caso che si raccontano storie la cui narrazione per alcune è iniziata nel 1940 (Pinocchio e Fantasia) e per altre sin ai giorni nostri come Incanto (2021).
La prima fase del montaggio è quella che mi è piaciuta di meno, in quanto non c’erano sfide nascoste, né quanto meno tecniche raffinate, ma a dirla tutta non è un male che viene per nuocere e vi spiego il perché. L’opera è rivolta ad un pubblico adulto, ma sinceramente anche un bambino di 9 o 10 anni potrebbe cimentarsi nell’assemblaggio senza tanti problemi. Topolino attrae grandi e piccini, pertanto non mi sentirei di negare a mio figlio la gioia di poterlo montare in quanto non è idoneo alla sua età, perché non è vero.
Ovviamente, per uno come me che si diletta a costruire opere originali, la parte più interessante è quella concernente la realizzazione vera e propria del nostro maghetto preferito. Ho trovato le soluzioni costruttive adottate molto ben congegnate e mi hanno aperto la mente, perché alcuni passaggi non li ho nemmeno mai immaginati, finora. Costruire Topolino è una vera e propria palestra per affinare tecniche più avanzate, per quanto riguarda la realizzazione di soggetti come animali antropomorfi o quant’altro.
Il costo, come detto in precedenza, non è elevato, e la presenza di parecchi pezzi stampati aggiungono un pregio in più al modello, quindi il mio consiglio è quello di comprarlo senza pensarci tanto.
Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.