LEGO® Star Wars 75413 – Juggernaut della Repubblica – La Recensione

LEGO® Star Wars 75413 – Juggernaut della Repubblica – La Recensione

Durante l’estate 2025 sono stati pubblicati numerosi set Star Wars ambientati durante il periodo della Guerra dei Cloni.

Diversi di questi set erano veri e propri remake di vecchi modelli pubblicati anni e anni prima, in questo caso il Juggernaut della Repubblica rientra perfettamente in questa categoria.

Le Minifigures

Il vero pezzo forte di questo set sono assolutamente le Minifigures incluse con il veicolo.

I personaggi sono ben 8 in totale, 3 di questi sono soldati droidi standard mentre gli altri 5 sono soldati dell’esercito della Repubblica.

Dopo quasi 20 anni di incessanti richieste da parte degli appassionati, LEGO ha finalmente esaudito il desiderio dei collezionisti dei soldati cloni!

Per la primissima volta in un set LEGO fanno il loro debutto i Galactic Marines, soldati facente parti del 21esimo battaglione dell’esercito repubblicano.

Come le loro controparti filmiche presenti in Episodio III, i Marines sono dotati di zainetto ed elmetti che ricordano (per ovvie ragioni) i soldati imperiali in assetto da temperature rigide.

Purtroppo, come già visto negli ultimi set Star Wars pubblicati, sono completamente assenti le tipiche gonnelle in tessuto, qui rimpiazzate con delle semplici stampe sui pezzi delle gambe.

Gli ultimi due personaggi presenti nel set sono invece il cavaliere Jedi Ki-Adi-Mundi in una versione modernizzata che segue lo stile recente dei personaggi Star Wars e il Comandante Bacara.

Insieme ai Marines, anche questa è la primissima apparizione del Comandante Bacara in formato Minifigures e, esattamente come per gli altri soldati, anche lui è completamente sprovvisto di tessuti decorativi.

Queste mancanze di pezzi di stoffa sono davvero una brutta mancanza, specialmente se si rapporta il prezzo complessivo del set, ma su questo aspetto ci ritorneremo dopo.

Il Juggernaut

La nuova versione del Clone Turbo Tank riprende, sotto certi punti di vista, l’ultima iterazione pubblicata nell’ormai lontano 2016.

Infatti dimensioni e aspetto esterno sono molto somiglianti, per quanto siano presenti delle sostanziali differenze nei colori utilizzati.

Lì dove era presente il Dark Tan come tonalità terziaria, qui è stato sostituito dal Sand Blue, utile a rappresentare meglio il pianeta ghiacciato dove il mezzo compare nel film.

Da un punto di vista di dettagli, il modello risulta fin troppo spoglio e minimale, specialmente sulle superfici dei pannelli laterali e in particolar modo su tutti i tetti.

Versione 2016 del Clone Turbo Tank

In questo caso, il modello pubblicato quasi 10 anni fa risulta notevolmente superiore rispetto a questa ultima versione.

Piccoli, stretti interni

Come da tradizione, trattandosi di un carro armato, il Juggernaut deve poter ospitare al suo interno dei soldati, ma qui cominciano a presentarsi una serie di altre gravi problematiche che si vanno a sommare a quelle già elencate.

Il pannello che copre e chiude il vano principale del mezzo è semplicemente appoggiato in posizione, nessun altro pezzo lo tiene collegato al resto della struttura.

Una soluzione che potrebbe anche essere accettabile se serve a giustificare degli interni funzionali o particolarmente dettagliati, ma così non è.

Tramite hinge e connessioni a clip, si possono abbassare e alzare tutta una serie di pannelli che vanno a scoprire le due stanze interne, rivelando una struttura risicatissima e senza alcun tipo di dettaglio significante.

Dei 7 adesivi presenti in questo set, solo 1 è destinato all’interno del veicolo, andando a creare la plancia di comando del Juggernaut.

Scelte progettuali discutibili

Questo è solo l’ennesima criticità di questo prodotto, ovvero la totale assenza di pezzi stampati (Minifig escluse ovviamente).

Continuando sulla scia delle pessime idee, bisogna sicuramente parlare della torretta d’avvistamento.

Nelle precedenti versioni del set, questo dettaglio è sempre stato presente, ma in modo nettamente migliore e funzionale al veicolo.

Nella versione del 2016 era possibile alzare e abbassare il supporto tramite una serie di brick a cremagliera e ingranaggi, aggiungendo una simpatica funzione di gioco.

In questo caso invece, la torretta è un semplice axle technic infilato dentro a un brick technic, senza alcun tipo di stop sul fondo o di blocco per evitare di estrarre la torretta per sbaglio.

Oltretutto, l’axle finisce direttamente all’interno dell’abitacolo, occupando ulteriore spazio in quello che è già un risicatissimo spazio vitale.

L’ultimo interno presente si trova invece sul retro del mezzo, consiste in una piccola stanzetta con sedile per Minifigure.

I pannelli laterali si possono piegare leggermente, ma è un movimento talmente piccolo da risultare completamente inutile e non aiuta ad avere un miglior accesso al sedile.

Ruote e sterzo

Come da tradizione, anche questo Turbo Tank è dotato di 10 ruote, 8 di queste sono connesse a un tipo di asse che può sterzare, mentre le 2 centrali sono fisse e bloccate in posizione.

La realizzazione delle ruote è davvero pessima, consiste in una semplice sovrapposizione di plate round uno sopra all’altro, dando quasi l’impressione che siano state realizzate apposta in questo modo solo per poter aumentare il numero di pezzi presenti nel set in modo artificioso.

Bisogna anche fare particolare attenzione a come collegate le ruote agli assi.

Se l’axle sarà conficcato correttamente in fondo al connettore technic, le ruote non gireranno. Bisogna lasciare un minimo di spazio per poter permettere alle ruote di ruotare.

Se correttamente montate, il sistema di sterzo di tutti gli assi vi permetterà di poter muovere e inclinare il vostro Juggernaut in modo efficace.

E le armi?

Una volta finito di assemblare il set, mi è sorto un dubbio che inizialmente non riuscivo a comprendere. Sembrava che in questo modello mancasse qualcosa, ma non capivo cosa.

Ma guardando agli altri set di veicoli Star Wars simili alla fine ho capito: mancano le armi.

A differenza di tutti gli altri set Star Wars del genere, questo carro armato è completamente sprovvisto di cannoni o dei classici blaster a molla, elementi onnipresenti in praticamente ogni singolo prodotto del tema.

Le uniche funzioni di fuoco si possono trovare in due cannoncini spara stud laterali e una torretta presente sul tettuccio.

Torretta che non è nemmeno mobile, è fissa in una singola posizione e basta.

Amare conclusioni

Il Juggernaut della Repubblica 75413 si può riassumere con una singola parola: delusione.

Si tratta di una vera e propria occasione sprecatissima. Vista l’assenza quasi decennale di questo particolare tipo di veicolo, poteva sicuramente esser prodotto meglio.

Come accennato a inizio recensione, il prezzo è assolutamente un problema di questo prodotto.

Parliamo di 149,99€ per 813 pezzi appena, lì dove con una conta di pezzi simile è possibile recuperare l’elmetto di Darth Vader alla metà del prezzo.

Se si uniscono tutti i dettagli mancanti nelle Minifigures, l’approssimazione della resa finale del prodotto e un prezzo totalmente folle e ingiustificato, eccome come si realizza la ricetta per il disastro perfetto.

Il set Juggernaut della Repubblica 75413 è disponibile sul LEGO Shop, ma vi consiglio di recuperarlo solo se in forte promozione e se volete assolutamente possedere le Minifigures esclusive di questo set.