I mosaici di Michele Bosio

I mosaici di Michele Bosio

Michele Bosio è un pregevole mastro costruttore italiano. Da anni dedica il suo tempo libero ai mattoncini, ma nell’ultimo periodo si è dedicato a creare dei mosaici dettagliatissimi, di grandi dimensioni e accurati nei colori. Oggi ve ne vogliamo presentare un paio davvero degni di nota.

Cominciamo con questo doveroso omaggio agli operatori sanitari che hanno veramente dedicato anima e corpo ad aiutare i più bisognosi, soprattutto, nel terribile periodo recente, quando l’emergenza COVID-19 ha paralizzato il Paese e mietuto tantissime vittime. Specialmente in una zona come quella del bergamasco, da cui Michele proviene.

Durante il lockdown ognuno di noi ha impegnato il tempo con degli hobby, cercando di coltivare al meglio la propria passione, e Michele ci è riuscito alla grande costruendo un mosaico composto da 50.000 pezzi, largo 96 centimetri e alto 130. La particolarità di questo capolavoro sta, però nella profondità: ben 4 stud.
Si, avete capito bene, profondità 4 stud! Infatti, l’opera, viene proposta con una tecnica “a muro” plate su plate su plate per dar quel effetto sfumato molto appagante all’occhio, d’altronde anche l’occhio vuole la sua parte…

Un’altra opera, presentata recentemente a Mattoncini in Villa, esposizione che si è tenuta a Bergamo lo scorso 15 e 16 ottobre e organizzata dall’associazione ItLUG, è quella realizzata da Michele in collaborazione con Gianfranco Teanini dell’associazione Traiettorie Instabili, che ci propongono un altro mosaico di pregevole fattura, molto curato nelle sfumature dal titolo ‘Campanone’. In questo caso le dimensioni sono addirittura maggiori, arrivando a 96 cm di larghezza e ben 160 di altezza.

I pezzi utilizzati, questa volta sono poco meno di 100.000 e il numero elevato dei pezzi comprende quelli non a vista utilizzati come rinforzo, considerando il caratteristico spessore a 4 stud delle opere di Michele.
I pezzi utilizzati sono per la maggior parte plate lunghi 10 e 12 di 39 diverse tonalità di colore. Il mosaico è diviso in 4 parti per poterlo gestire al meglio, tre “blocchi ” realizzati da Michele e uno da Gianfranco.

Infine vi lasciamo come una foto di una Monna Lisa con gatto. Posa inedita, ma molto affascinante e realistica. Questa volta l’autrice è la figlia di Michele, che ha presentato quest’opera a Mattoncini in Villa… Insomma la vena artistica in famiglia non manca!

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