LEGO® 31141 – Creator 3 in 1 – Main Street – Recensione

LEGO® 31141 – Creator 3 in 1 – Main Street – Recensione

Ringrazio la LEGO per avermi donato questo set Creator 3 in 1 che ho ribattezzato quello dell’hotel.
Finalmente anch’io posso cimentarmi nel recensire un articolo di una certa importanza economica (euro
139.99), anche se non è bello ed interessante come il nuovissimo 10320, ovvero la ELDORADO FORTRESS.

La confezione è molto grossa ed illustra in maniera esaustiva tutte le soluzioni che si possono realizzare con i 1459 pezzi che ci sono a disposizione. Il target di età parte dai nove anni, pertanto anche questa volta rispetto i requisiti abbondantemente.
Al suo interno troverete nove grandi buste, più due più piccole e ben tre manuali, uno per ogni variante. I
libretti sono molto corposi e sono composti da 255 pagine per quanto riguarda il modello numero uno,
ovvero quello che rappresenta la STRADA PRINCIPALE (l’HOTEL e soci), 174 il secondo che
concerne un edificio più piccolo che include un fioraio ed un fotografo, 147 l’ultimo dove ci si deve
impegnare nel realizzare una torre moderna.

Analizzando le tre varianti, constato che il primo è la versione più completa e ben realizzata, in quanto
presenta uno spaccato di una strada cittadina. Fanno bella mostra di sé un hotel sistemato all’angolo
principale. Questo, con le opportune aggiunte e modifiche potrebbe essere un bel edificio angolare da
sistemare nelle vostre città, perché non sfigurerebbe mescolato coi modulari della serie EXPERT.
Segue un palazzotto più basso che contiene al pian terreno il primo vano di un negozio di strumenti musicali, mentre ai piani superiori c’è un alloggio. A destra di questo c’è la seconda parte del negozio musicale, ma rispetto al precedente, è più basso e c’è un terrazzino sul quale dei musicisti si stanno sbizzarrendo a strimpellare uno dei loro brani. Infine, segue un edificio leggermente più alto che ospita un bar ed un mini alloggio, che potrebbe essere addirittura uno studio fotografico.
La seconda variante è leggermente inferiore per utilizzo di pezzi. Trattasi di un edificio dalla struttura molto regolare con un corpo centrale più alto rispetto i due sui fianchi. Di lato ci sono al pian terreno un negozio di fotografia ed uno floreale, mentre ai piani superiori ci sono quattro stanze differenti che potrebbero formare un unico grande alloggio. Infatti, troviamo un bagno, un salotto, una sala da pranzo con un piccolo tavolo rotondo ed uno studio posizionato sull’attico.
L’ultimo modello è quello che impiega meno pezzi fra tutti. Trattasi di una torre con quattro stanze,
ognuno posizionata su di un piano differente. Al contrario degli altri, c’è una piccola zona all’aperto dove
trova posto un albero un po’ discutile, un lampione, una panca ed infine una bella fontana sistemata vicino al muro laterale dell’edificio.

MONTAGGIO
MODELLO PRINCIPALE

Vorrei cominciare l’assemblaggio proprio con quest’ultimo (il grattacielo), perché mi sembra il meno interessante, così per farla breve sarà il primo che smonterò, purtroppo le istruzioni del modello principale sono impostate per una costruzione sequenziale, ovvero passo passo, ovvero aprendo le bustine un po’ alla volta, seguendo la numerazione, mentre per le costruzioni secondarie no, pertanto mi vedo quasi costretto a proseguire dall’edificio più importante. Tirando le somme è quello che utilizzerà la maggior parte dei pezzi, direi la totalità, perché tutte le bustine ne saranno coinvolte.

Si comincia pertanto con l’aprire la busta numero 1 e mi accingo con seguire le istruzioni che mi porteranno nel completare l’edificio più basso della via, quello dove sul terrazzino i musicisti piantano casino con le loro cacofonie.
La prima cosa da fare è quella di fare la conoscenza delle nostre donzelle musiciste. Nelle istruzioni mi si
chiede di straccare le bacchette tipiche di Harry Potter per trasformarle in quelle da percussione dei
tamburi. Ovviamente non separerò quei due pezzi dal loro sostegno di plastica nemmeno sotto tortura,
perché quelle bacchette sono molto più utili tenute insieme per fare montaggi alternativi e di decorazione.

Il montaggio è molto lineare ed è caratterizzato da un numeroso utilizzo di SLOPE CURVED 1x1x2/3 DOUBLE gialli (cod. 49307). Questo pezzo ormai è entrato prepotentemente nella decorazione degli edifici.
È la prima volta che uso l’arancione per le finestre o per la porta e devo dire d’essere rimasto un po’
scioccato dall’abbinamento col giallo delle pareti.

Una volta rinforzato le mura con l’ausilio di alcuni PLATE arancioni, si passa poi all’interno, dove
sistemeremo alcuni cassoni in cui inserire dei vinili con tanto di copertina, rappresentati da 3 bei TILE 2×2
stampati. Per fortuna non c’è traccia di adesivi nei set CREATOR 3 in 1 e questa è una cosa che apprezzo
moltissimo. C’è ancora un piccolo spazio per inserire un giradischi e direi che l’interno sia completamente arredato. La pecca di questa serie è che lo spazio a disposizione è sempre molto ristretto, pertanto risulta difficile giocare o anche solo arredare le stanze.

Terminato gli interni, si ritorna fuori, inserendo l’insegna rappresentata da un giradischi e poi si procede col preparare il terrazzino. Mi piace come è stata realizzata la batteria con pochi pezzi e di facile reperibilità. Ci sono addirittura delle luci colorate da discoteca e degli amplificatori che faranno sentire la musica fino a diversi isolati!

Con l’apertura della seconda busta, cambiano i colori predominanti, perché si procederà nell’assemblare il COFFEE SHOP, iniziando giusto appunto dal gestore.

Ha una salopette molto carina e porta sul capo una coppola alla siciliana. Il signore pare che abbia problemi di udito, in quanto si nota alla sua sinistra una sorta di apparecchio acustico. Poi si procede spediti a tirare su le mura e faccio caso per la prima volta della totale assenza di pezzi PANEL di grosse dimensioni che di solito si usano per fare le pareti, per esempio ho impilato la bellezza di 5 BRICK 1X4 a tale scopo in un frangente. Segnalo anche una piccola tecnica in SNOT per quanto concerne le finestre che ho apprezzato abbastanza.

All’interno sono posizionati un bancone piccolissimo ed una macchina per il caffè espresso simpatica, ma siccome lo spazio a disposizione è pochissimo non c’è posto per altro ed infatti il tavolino e le sedie per i clienti prendono posto all’esterno sotto una simpatica insegna composta da un donuts (un TILE ROUND 2×2 WITH HOLE stampato) ed una tazzina rossa fatta con una manciata di pezzi.

Il terzo sacchetto è dedicato al piano soprastante la caffetteria. Sulla facciata predomina il DARK
TURQUOISE (spero che il colore si chiami così, perché non bazzico su bricklink) e campeggiano tre piccole finestrelle realizzate con una tecnica semplice , ma di effetto. C’è persino un terrazzino con una pianta rampicante e dei pannelli solari. Dal suo interno si evince che trattasi di uno studio con una libreria bassa, una lampada, la scrivania ed una macchina fotografica. Nonostante sia minimal, l’ambiente è apprezzabile.

Nella busta numero quattro troveremo due fratellini, il maschietto purtroppo è su una sedia a rotelle gialla. È già il secondo personaggio con disabilità in questo set.

Terminato l’edifico della caffetteria è giunto il momento di proseguire con quello adiacente al negozio
musicale e si riparte quindi col secondo vano di questa attività commerciale posizionata al pian terreno.
Questa volta i colori dominanti sono quelli PURPLE in varie tonalità. La facciata è semplice e le vetrate sono protette dal sole con delle tende a cappottina deliziose e realizzate con una tecnica di sovrapposizione di SLOPE CURVED.

Al suo interno ci sono una tastiera, una chitarra elettrica appesa al muro ed un banchetto con un
amplificatore. Come al solito lo spazio è ridotto ai minimi termini.

Si prosegue col quinto pacchetto e con un colpo solo si realizzano il piano superiore e quello mansardato, terminando così l’ultimo edificio della parte rettilinea. Questa volta non ci sono minifigures corredate. Il colore predominante è il NOUGAT. Costruire questo set si sta trasformando in un festival di colori, perché ogni volta che si apre un nuovo sacchetto cambia la palette di tonalità e cromie. La facciata del piano superiore è simile a quello dell’edificio della caffetteria dello stesso livello, fatta eccezione ovviamente per la colorazione. Al suo interno si trova una sala prove.

La mansarda è caratterizzata da un tetto blu con al centro una finestra bianca, impreziosita con dei TILE
MACARONI 2X2 e due PLATE 1X1 MODIFIED WITH TOOTH. Ci sono anche alcuni lingotti bianchi che
arricchiscono il tutto. Al suo interno c’è un altro studio con un moderno computer, uno sgabello basso
e un quadro appeso sulla parete.

Finora il montaggio è rilassante dato che non è molto complesso e il risultato che si sta ottenendo è
pregevole, però, a parte lo SNOT delle finestre della caffetteria, non sono stato colpito da tecniche
sopraffine.

Oh bene! Ho appena completato la parte laterale della via, quindi non mi rimane che procedere con
l’edificio angolare, cioè quello dedicato all’hotel.

Apro le due bustine col numero sei, tutto pieno di aspettative, poiché gli edifici ad angolo nascondono
molte sorprese nelle tecniche usate per realizzarli.
Assemblo immediatamente un addetto che pare il concierge. Questa minifugures è caratterizzata da una
bella giacca blu e dai risvoltini e decori argento molto luccicanti. Ha la barba curata ed una capigliatura ben pettinata.

Dopo aver preparato il pavimento, i miei sogni di gloria contro i PANEL crollano. Chissà perché, ma ero
convinto che nei set CREATOR 3 IN 1 non si facesse uso di quel genere di pezzi, ma mi rendo conto che era solo un mio erroneo pensiero, poiché in questo edificio comincio ad incontrarne due. Non sono quelli
grandi, larghi 6 STUD per fortuna, ma quelli che occupano la stessa superficie delle WINDOW larghe 4. Scusatemi per la foto, ma mi rendo conto solo ora che è venuta malissimo, ma non riesco a farci più nulla, dato che ho demolito tutto.

Fino adesso il montaggio non è stato avvincente, però la facciata sta venendo molto bene. Approvo l’uso
dei lingotti per la decorazione e quello dei BRICK MASONRY, inoltre i telai delle finestre sono di un tenue
colore sul celeste che non conosco che sta davvero bene col TAN delle pareti.

L’ingresso principale è carino e il sistema di aggancio angolare è uno di quelli che ancora non avevo
provato. Sinceramente non avevo mai pensato che un PLATE 2×2 con la parte rotonda che gira fosse così
utile per cose del genere.

Ecco, adesso mi sto galvanizzando perché le soluzioni proposte per questo edificio angolare ancora non le conoscevo e mi piacciono un mucchio perché sono semplici, ma stabili. Date un’occhiata ai due STUD che ho indicato con la freccia fucsia. Quelli sono coloro che si agganceranno in maniera stabile con il ROUND PLATE 3X3 a mezzaluna.

Non appena sistemo al suo interno la poltrona gialla ed il desk arancione, mi rendo conto che la scelta di
quei due PANEL aiuta un po’ nello snellire il locale, che altrimenti sembrerebbe ancora più piccolo di quello che è all’interno, sfortunatamente constato che per essere l’atrio di un albergo sia molto semplice.

Ridendo e scherzando sono arrivato alla settima busta. È quindi il momento di salire di un piano. Sono
proprio curioso di vedere quale sarà la soluzione nella parte angolare. Verrà proposta una nuova soluzione, oppure si procederà esattamente come al piano terra?
Scommetto che l’ideatore di questo set è un appassionato di SNOT e gli piace farlo con le finestre e sono
pienamente d’accordo con lui, perché è un’idea niente male.

Sistemate anche le finestre ad angolo, si chiude il soffitto grazie all’uso di alcuni PLATE WEDGE (quelli con un lato obliquo). Alla fine è una soluzione semplice che ho usato anche io con la mia MONSTER HOUSE a pianta ottagonale.

Ovviamente, avendo gli spazi così ristretti, questo piano accoglie un’unica stanza accessoriata con un letto singolo più una scrivania. Non c’è nemmeno una sorta di armadio, però potrete godere di un tavolino ad angolo con sopra una pianta dentro un vaso di cristallo.
Si procede col piano superiore, pertanto maneggio alcuni pezzi round di vario genere per realizzare dei balconcini a mezzaluna e devo dire che sono molto belli.

Col pacchetto numero otto si tirano su le mura dell’ultimo piano. Mi sto pregustando le tecniche delle
finestre che verranno, perché dalle immagini del libretto sembrano interessanti da replicare. La sequenza è precisa a quella utilizzata per il piano sottostante, ma questa volta si aggiunge una finitura ad arco per dare un tocco di classe in più al palazzo. I passaruote delle auto sono dei pezzi molto belli da usare per questo genere di cose.

Negli interni prende posto una bella vasca da bagno, cosa che manca nella stanza sottostante, anzi
mancano tutti i sanitari e questo mi pare davvero un grossolano errore. A mio parere sarebbe stato meglio sacrificare un edificio laterale per renderlo parte integrante dell’hotel, in modo tale da creare delle stanze degne di questa location.

Direi che la struttura del palazzo sia finita, pertanto non rimane che curare alcuni dettagli come ad esempio l’insegna o la parte del terrazzino, pertanto mi affretto ad aprire l’ultimo pacchettino. Con una manciata di pezzi grigio chiaro, preparo una decorazione da posizionare sul tetto sopra i finestroni. Come soluzione la trovo davvero carina.

Poi procedo con le altre finiture, quindi, dopo aver messo la cupola dorata ed alcune bandiere, mi appresto ad inserire l’insegna ed il gioco è fatto.

In conclusione, la parte più divertente di questa versione è proprio quella dell’hotel. Non a caso è stata
lasciata alla fine, per farci pregustare il divertimento fino all’ultimo. Le tecniche non sono esagerate, ma
nemmeno banali e tutti gli edifici che ne fanno parte, messi insieme risultano armoniosi. Il mio preferito è
sicuramente l’ultimo, in quanto la sua base ad angolo ha attirato in me molta curiosità per quanto riguarda le soluzioni angolari e devo dire di essere soddisfatto. Le utilizzerò anche io nelle mie MOC se solo me ne ricorderò in futuro. Le finestre “snottate” sono un bella chicca e molto spesso si adottano SNOT del genere nei set LEGO da quando c’è il BRICK alto un BRICK 1x1x1 2/3 con gli STUD laterali (cod. 32952). Questo è diventato uno dei miei pezzi favoriti, perché risolve un sacco di problemi, senza fondersi il cervello tenendo a mente la geometria e la matematica che si deve applicare agli agganci.

La vista d’insieme è soddisfacente e forse, come pecca, potrei azzardare a lamentarmi della dimensione
degli altri edifici che risultano in scala inferiore rispetto all’hotel. Altra critica che si aggiunge sono gli spazi ridotti all’interno, ma questo è un difetto di tutti i set CREATOR 3 in 1, pertanto è facile chiudere un occhio, se non addirittura tutti e due. Sta di fatto che giocarci resta leggermente difficoltoso a parer mio. Mi sono piaciute moltissimo anche l’insegna della caffetteria e le tende a cappottina sia dell’ingresso dell’hotel che di quelle del negozio musicale. Anche le varie attività commerciali presenti sono ben miscelate. Il music shop ad esempio non è solo un esercizio commerciale, ma ospita anche una sala prove ben attrezzata.
Forse è un po’ pacchiana l’idea di mettere sul terrazzo un complessino musicale con tanto di batteria ed
altoparlanti, ma si sa che la vita nelle città LEGO è allegra, pertanto non è del tutto sbagliato. Ma poi lo
vogliamo dire che fare gli edifici aperti sul retro è una buona soluzione per risparmiare pezzi e per rendere più giocabili i set? L’ho detto! Aggiungo che sono il primo che fa palazzi tutti aperti e risparmio
effettivamente tantissimi mattoncini. Il risultato non è per niente pregiudicato , perché basta usare un po’
di astuzia nel sistemare la mappa cittadina in modo tale che l’osservatore abbia di fronte soltanto le parti
esterne dei palazzi. Inoltre, se fosse così curioso da vedere che cosa c’è dentro, per lui sarebbe sufficiente
aggirare il tavolo ed ammirare gli interni che molto spesso mi diletto a costruire. Coi modulari chiusi, questo non sarebbe possibile.
Probabilmente smonterò tutto ad eccezione dell’edificio angolare e forse gli farò alcune modifiche per
renderlo più fruibile ed accostabile ai miei edifici MOC che ho sistemato nella cittadina che ho denominato BUGLIANO (vedi foto seguente).

IL SECONDO EDIFICIO
Per dovere di cronaca mi accingo a costruire anche la versione numero due, quella che ospita un negozio di fotografia ed uno di fiori. Come detto all’inizio della recensione, questo è un unico edificio di dimensioni medie rispetto le tre versioni che gli autori ci propongono, ma bando alle ciance e comincio a demolire tutto ciò che finora ho assemblato, man mano che mi serviranno i pezzi per questa nuova versione. Ci saranno idee nuove ed interessanti da assimilare? Io spero di sì, ma non sono fiducioso, perché nelle versioni di ripiego ci si deve accontentare di tanti escamotage che a volte lasciano a desiderare.
Come prima cosa, prendo tutte le minifigures e rimescolo torsi, busti, capelli e teste per ottenere sei
nuovi personaggi, proprio come viene suggerito dal manuale.

Il montaggio scivola liscio senza tanti intoppi o agganci da segnalare, pertanto in men che non si dica ho quasi finito di tirare su il negozio del fotografo, purtroppo non c’è nulla da dichiarare, come sospettavo.
Seguendo il montaggio come lo sto facendo io, ovvero smontando il primo modello man mano che mi servono i pezzi, è una attività divertente che assomiglia ad una sorta di caccia al tesoro. Molto
spesso i pezzi più piccoli sono seminascosti e non si può procedere se non li si trova e sistema sulla nuova struttura.
Anche con la fabbricazione del piano superiore non ho nulla da segnalare, fino a quando finalmente la noia viene interrotta dall’ottima macchina fotografica realizzata per rappresentare l’insegna del
fotografo. Le insegne rappresentate con oggetti “giganti” sono una delle cose che apprezzo di più in certi edifici. Non è la prima volta che un set CREATOR 3 IN 1 adotti una soluzione del genere.

Terminata la parte sinistra, si procede con quella opposta, ovvero il fioraio, che però mi sembra specializzato in piante più che altro. Anche in questo caso la costruzione è molto lineare senza sorprese. Finora, la parte più interessante da fare, anche se non così tanto da darne atto, sono gli interni del piano superiore. Sebbene siano inseriti in spazi ristretti, sono molto curati. Trattasi di una cucina moderna con tanto di lavello. Segnalo un buon uso di un FRAME per finestre usato per fare la vasca di quest’ultimo.

Nella parte esterna prendono posto un alberello e tre fioriere realizzate con uno SLOPE che mal sopporto, ma in questo caso trovano la morte loro. Trattasi di una soluzione che ho apprezzato parecchio, quasi da NPU (nice part usage=buon uso del pezzo).

Una volta finito il lato destro, posso dire sicuramente che è stato più interessante del precedente. Le cose pregevoli di questo frangente sono gli interni del piano superiore e le suddette fioriere. Nemmeno l’albero è poi così, male, anzi!

Non rimane che procedere con l’edificio centrale che è composto da un androne con arco, più due vani superiori. In questo caso gli interni al primo piano sono simpatici, ma nulla di ché, mentre quelli del secondo non mi hanno colpito minimamente.

L’unica cosa interessante è il fregio sul tetto, perché con quei pezzi dorati di facile reperibilità è davvero ben fatto.

Ora che è finito, posso dirvi che come edificio, sinceramente mi aspettavo qualcosa in più. Questo è uno di quei casi dove la foto è migliore dell’oggetto finale. I punti rilevanti che vi ho segnalato, sono le uniche cose valide da ricordare, pertanto sono davvero pochi: l’insegna del fotografo, alcuni interni ed il decoro sul tetto al centro. Nonostante la mia perplessità, ammetto che la forma della costruzione è
niente male. Mi è piaciuto come sia stato ricavato l’ingresso, quello che qualche riga fa vi ho descritto come un androne ad arco. In pratica per farlo non sono serviti pezzi, perché è stato sufficiente prendere la parte centrale, sollevarla e poi agganciarla a quelle laterali semplicemente con l’ausilio di BRICK TECHNIC con due HOLE e relativi connettori PIN già presenti nelle strutture di fianco. Di fatto, sollevando il tutto, di sotto si è creato un vano che poi è vuoto, per carità, ma aggiunge fascino al set.
Devo dirvi però, che la mia scelta di depredare alla bisogna i pezzi dalla prima versione, si è rivelato tedioso e per niente divertente come invece speravo.
Analizzando nel dettaglio il lavoro finito, in questa versione ci sono due negozi ed un unico alloggio con 2 stanze ed un terrazzino e pare molto giocabile, al contrario della versione principale che possiede gli spazi leggermente più angusti.
Come edificio è abbastanza armonioso. Mia moglie e mia figlia dicono che è addirittura meglio del
principale. In effetti il primo è sproporzionato. L’hotel rispetto agli altri è troppo grande.
Una cosa, che proprio non mi è piaciuta è stata quella di non massimizzare l’utilizzo dei pezzi a disposizione. Sul tavolo ce ne sono tantissimi avanzati e questo non va bene!

TERZO MODELLO
Anche questa volta le istruzioni propongono una rimescolanza di busti con gambe e teste con capelli, ma eviterò di seguire il suggerimento, perciò passo direttamente all’edifico, depredando di volta in volta i pezzi dalla seconda versione oltre che dalla montagna di quelli avanzati sul tavolo.

Gli esterni non mi stanno facendo impazzire e l’unica cosa interessante, è un mobile all’ingresso del grattacielo, anche se non è nulla di mai più visto, dato che è un classico. Sono stati usati dei TILE 1X2 con JUMPER per simulare una cassettiera.

Una cosa che mi è piaciuta, è il decoro sopra l’ingresso, perché è una bella soluzione simmetrica che non richiede pezzi particolari.

Gli interni del piano superiore sono la cosa più interessante. La stanza è ricca di oggetti ed è all’insegna della musica. Trova posto una tastiera, la chitarra elettrica, uno spartito musicale. Ci sono addirittura delle luci colorate da discoteca, di quelle che mi hanno riportato con la mente a quando avevo 14 anni e portavo alle varie feste il mio impianto di luci.

Passo quindi al terzo piano. Gli esterni continuano a non essere di mio gradimento, mentre il discorso cambia per gli arredi. Troverete una bella cucina, con tanto di frigorifero, tavolino ed un cassetto aperto. Quest’ultimo non si può chiudere, perché è rappresentato da due FREAME WINDOW arancioni, però tutto sommato rende bene l’idea ed è una cosa che ho apprezzato.

Come potrete osservare dalla foto che segue, il difetto più grande di questa variante sono proprio gli esterni, perché li trovo semplici, troppo!

Nella foto della confezione gli esterni sembravano tutta un’altra cosa; non vi nascondo che sono rimasto deluso.

Ad un certo punto, si giunge con l’ultima parte dell’edifico, ovvero il tetto con la mansarda all’interno. Questa volta la costruzione più interessante è quella che sta fuori, rispetto ai locali abitabili anche perché la mansarda è davvero angusta e non si riesce a mettere grandi cose degne di nota.
Invece il tetto è molto interessante e i pezzi a disposizione in questo caso sono stati usati al meglio, anche se la colorazione offerta dagli SLOPE in DARK BLUE fa un po’ a pugni col resto dell’edificio.

Non contenti d’aver realizzato un edificio deludente, i progettisti hanno deciso di peggiorare il tutto con la preparazione degli arredi urbani limitrofi al grattacielo. Si comincia pertanto con una bella fontana ed è l’unica cosa rimarchevole secondo me.

Poi si procede con un albero il cui montaggio l’ho definito “a sentimento”, nel senso che le istruzioni sono poco chiare e spesso ho posizionato i pezzi, sperando di non aver sbagliato. Secondo me, questa meraviglia della natura se la potevano evitare, perché oltre che essere misera è anche poco
credibile, talmente è raffazzonata.

Non contenti, i designer hanno dedicato il proprio interesse nella costruzione di un lampione nero, il quale purtroppo rimane un po’ deludente, anche perché non ci sono molti pezzi trasparenti che si prestano bene come lampada. Anche in questo caso, forse era preferibile lasciar perdere. La chicca delle chicche al quale mi piacerebbe assegnare il premio dell’imbarazzo totale è un semaforo, giallo canarino con un palo dorato. Per non fare l’esagerato, vi dico che è un attimo imbarazzante. Quasi quasi era meglio non farlo, anzi, piuttosto sarebbe stato più furbo usare tutti quei pezzi dorati per migliorare l’esterno del palazzo che non è stato curato per niente, nonostante ci fossero dei bei pezzi inutilizzati. Amici miei, la terza è la versione che mi è piaciuta di meno.

TIRIAMO LE SOMME

Sebbene ho trovato un sacco di pecche e sequenze fin troppo semplici, non boccio assolutamente questo set. I bambini di nove anni si divertiranno un mondo nel montare le tre varianti ed anche nel giocarci. Ci sono un sacco di personaggi che si possono ottenere con la giusta mescolanza di torsi, gambe ecc. Tutte e tre le varianti sono abbastanza credibili ed è una cosa che non sempre si riscontra. Mi ricordo il galeone dei pirati del set 31109, dove le versioni secondarie erano decisamente brutte, così brutte che alla fine mi ci sono cimentato io a farne una migliore (vedi foto successiva).

Gli adulti lo ameranno, soprattutto i possessori di città, in quanto sono tutti e tre edifici abbastanza buoni da aggiungere nel piano regolatore cittadino. Sicuramente in molti lo prenderanno per la versione angolare dell’hotel e alcuni ne faranno una versione sicuramente migliorata. Non oso immaginare che cosa possa uscire fuori con due scatole, ma lascio la risposta a chi di voi voglia accettare la sfida.
Buon divertimento e compratelo senza indugi.

Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.

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