30 anni senza Ayrton Senna

30 anni senza Ayrton Senna

Oggi, 1° maggio, in molti paesi del mondo si celebra la festa del lavoratori.
Oggi, 1° maggio, nel mondo si ricorda anche la morte di uno dei più grandi piloti della storia della F1, Ayrton Senna, che da quel giorno non fu più la stessa.

In quel tragico week end non perse la vita solo Senna, il giorno prima anche quella di Roland Ratzenberger trovò la fine sul circuito di Imola. Purtroppo la sua scomparsa fu offuscata da quella di Ayrton.

Il venerdì.

Il week end di Imola sarà ricordato come uno dei più tragici nella storia delle corse.
Già dal venerdì Rubens Barrichello ebbe un incidente spaventoso, la sua Jordan volò sopra al cordolo per il cedimento di una sospensione e oltrepassando le gomme si schiantò contro le reti di protezione. La macchina capottò per fermarsi ribaltata sulla pista. Barrichello fu rianimato sul posto, riportò varie contusioni, tagli, il setto nasale e un braccio rotto. Fortunatamente si riprese subito e già il giorno dopo tornò al circuito per assistere alla gara.

Rubens Barrichello - Jordan 194 leaves the pit lane at the 1994 British Grand Prix
Rubens Barrichello sulla Jordan del ’94 – CC Martin Lee

Il sabato.

Durante le prove ufficiali, in uscita dalla curva del tamburello la Symtec di Rolan Roland Ratzenberger ebbe un cedimento dell’ala anteriore. A causa dell’alta velocità raggiunta in rettilineo diventò ingovernabile e si schiantò nel muretto alla curva successiva. La forte decelerazione causò una frattura alla base del cranio che ne causò la morte quasi immediata, seppur i sanitari riuscirono temporaneamente a rianimarlo.

Roland Ratzenberger durante il Gran Premio di San Marino nel suo ultimo giorno, il 30 aprile 1994 a Imola. CC Wikipedia

Senna rimase molto colpito dalla vicenda, la domenica partì con la bandiera Austriaca dipinta sul casco in onore di Ratzenberger. Durante i soccorsi ne fu trovata una in tessuto dentro all’abitacolo della vettura, per essere poi utilizzata molto probabilmente, durante il giro d’onore.

Il pilota brasiliano Ayrton Senna e il medico della Formula 1 Sidney Watkins, dopo l’incidente mortale di Roland Ratzenberger a Imola, sabato 30 aprile 1994. (JEAN-LOUP GAUTREAU/AFP/GettyImages)

La domenica.

La gara iniziò con un brutto incidente. Durante la partenza, a causa dello spegnimento della sua Benetton, JJ Lehto venne centrato in piena accelerazione da Pedro Lamy. Detriti e una gomma volarono oltre gli spalti, ferendo gli spettatori e mandandone uno in coma per 9 giorni.

Alla ripresa, dopo il regime di safety car, Senna era in testa ed al settimo giro a causa del cedimento del piantone dello sterzo si schiantò a forte velocità contro il muretto della curva del Tamburello. Una sospensione, staccatasi, penetrò nel casco e causò un danno cerebrale irreversibile. Elitrasportato all’ospedale di Bologna spirò alle 18:40, anche se nel referto furono indicate le 14:07 come ora del decesso.

Da quel tragico week end il mondo della formula 1 apportò grandi cambiamenti in materia di sicurezza, a partire dal circuito di Imola che venne pesantemente rivisto, modificandone le curve e aumentando le vie di fuga.
Anche gli standard di costruzione delle monoposto vennero aggiornati per aumentarne la sicurezza e ridurne la velocità.
Ad onor del vero, passarono 20 anni prima di aver un nuovo caso di incidente mortale in F1. Nel 2014 Jules Bianchi con la Marussia centrò una gru di servizio che stava rimuovendo un’altra auto incidentata. Bianchi morì dopo 9 mesi di coma.

Oggi a 30 anni dalla morte lo vogliamo ricordare con alcune MOC delle monoposto con cui ha corso, realizzate da Marco Aldovini su progetto di RoscoPc.

Toleman TG138B


Lotus 97T


Lotus 99T


McLaren MP4


Williams FW16

La Williams potrebbe attirare qualche malumore da parte dei “puristi”, visto che presenta alcune decorazioni dipinte. Bisogna dire che il lavoro comunque si presenta bene fatto e rende giustizia all’auto originale.


Marco è un grande appassionato di motori, le sue moc spaziano dalle auto alle moto, recentemente ha realizzato un diorama completo dei box Ferrari e la riproduzione del volante di Charles Leclerc. Sui suoi social potete vedere tutte le sue creazioni.

Senna, il mito oltre l’uomo.

Il mito di Senna rivive ancora nel cuore degli appassionati di motori, anche in tanti ferraristi che negli anni attesero invano un suo arrivo in Ferrari. Seppur all’epoca della “faida” fra lui e Prost non era poi così tanto amato dal popolo rosso, come anche Schumacher d’altro canto…

Jean Todd dichiarò che già nel ’94 Senna voleva la rossa, ma a causa dei contratti in essere di Alesi e Berger il tutto fu rimandato al ’95… Chissà che storia diversa avremmo scritto…

Senna fu anche uno dei precursori del concetto: più preparazione fisica = più prestazioni. Praticava molti sport come corsa e sci d’acqua e in abbinamento ad una vista sociale molto attiva anche nel settore della beneficenza lo resero uno dei primi piloti “glamour” del Circus.


Se volete approfondire di più sul Senna uomo c’è un bellissimo libro di Giorgio Terruzzi “Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna”


In occasione del trentennale della scomparsa di Senna, LEGO® in collaborazione con McLaren ha presentato il set “McLaren MP4/4 e Ayrton Senna” che potete trovare qui.
https://www.lego.com/it-it/product/mclaren-mp4-4-ayrton-senna-10330

Inoltre, se siete interessati ad acquistare le istruzioni delle MOC ecco il link alle pagine di RoscoPc

https://rebrickable.com/users/roscopc/mocs

Grazie a Wikipedia per le fotografie e per le informazioni storiche precise.

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