LEGO Icons 10360 Shuttle Carrier Aircraft: ecco il nuovo set a marchio NASA e Boeing
- By: Francesco Frangioja
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LEGO celebra l’ingegneria aerospaziale con il nuovo set LEGO Icons 10360 Shuttle Carrier Aircraft, una fedele riproduzione del Boeing 747-100 SCA (numero di coda 905) e dello Space Shuttle Enterprise. Questo iconico duo di velivoli, fu reso celebre (anche) dalla partecipazione al Paris Air Show del 1983, la prima apparizione dello Space Shuttle fuori dagli Stati Uniti.
Un tributo storico che conquista fan dell’aviazione, collezionisti e appassionati di LEGO.
Indice dei contenuti
- Descrizione
- Caratteristiche e funzioni
- I numeri del set
- I due Boeing 747 SCA: i giganti dell’aria che portarono lo Shuttle nei cieli
- Space Shuttle: la storia di un sogno tra successi e tragedie
- Una dedica speciale al Colonnello Alfred “Al” Worden, Astronauta
Descrizione
Il set LEGO Icons 10360 Shuttle Carrier Aircraft offre un’esperienza di costruzione avanzata con grande attenzione ai dettagli storici.
Degno successore del più recente LEGO Icons 10341 NASA Artemis Space Launch System (ve ne abbiamo parlato in questo nostro articolo), il nuovo set è perfetto per essere esposto al grande modello dello Space Shuttle Discovery OV-103 del set LEGO Icons 10283 NASA Space Shuttle Discovery del 2021.


Il modello riproduce l’imponente Boeing 747 SCA (Shuttle Carrier Aircraft) e lo Space Shuttle Enterprise, primo Orbiter ad essere costruito e utilizzato per i test atmosferici ma mai lanciato nello spazio.


Questa coppia di velivoli è entrata nella storia dell’aeronautica nel 1983, quando sorvolò il cielo europeo per partecipare al prestigioso Paris Air Show di Le Bourget, rappresentando la prima volta in cui lo Space Shuttle si mostrava al pubblico fuori dai confini statunitensi. Un evento epocale che accese l’interesse mondiale per il programma spaziale americano.

Grazie alla riproduzione dell’Enterprise (denominazione NASA: OV-101 | STA-099), il primo shuttle ad essere costruito e che prese il nome grazie a una petizione lanciata dai fan di Star Trek, con tanto di cerimonia d’inaugurazione alla presenza del cast della serie.
Pur non essendo mai stato nello spazio, l’Enterprise fu essenziale nei test in volo planato, trasportato dal Boeing 747 SCA, che venne appunto progettato e realizzato proprio allo scopo di portare in quota l’Enterprise, abbinando i due velivoli proprio come li vediamo nel set LEGO Icons 10360.
Caratteristiche e funzioni
Il set LEGO Icons 10360 Shuttle Carrier Aircraft è composto da 2.417 pezzi e include il carrello di atterraggio a 18 ruote perfettamente dispiegabile, oltre a dettagli realistici della fusoliera del Boeing, ali fedelmente modellate e il sistema di montaggio specializzato che permette di agganciare lo Shuttle sulla fusoliera dell’aereo, ricreando fedelmente la configurazione utilizzata per il trasporto del veicolo spaziale negli anni d’oro del programma spaziale americano.
Lo Space Shuttle stesso è equipaggiato con un cono di coda rimovibile, motori staccabili e un carrello di atterraggio ripiegabile nascosto nel vano di carico, esattamente come nel velivolo originale.



Ogni elemento è stato progettato per offrire non solo un’esperienza estetica, ma anche funzionale, permettendo diverse configurazioni di esposizione che riflettono le varie fasi delle missioni reali.
Il set include anche un solido supporto espositivo costruibile e corredato delle targhette informative che contestualizzano storicamente i due velivoli.

Pensato per i collezionisti e per gli appassionati di storia aerospaziale, il modello una volta costruito misura oltre 50 cm di lunghezza, diventando un elemento da esposizione di forte impatto visivo. LEGO continua così a rafforzare il suo legame con i capolavori della tecnologia e dell’innovazione, portando nel mondo del mattoncino una delle immagini più iconiche dell’era spaziale moderna.
Il set LEGO Icons 10360 Shuttle Carrier Aircraft sarà disponibile a partire dal 15 maggio per utenti LEGO Insiders e dal 18 maggio per tutti, nei LEGO Store e sul sito ufficiale LEGO.
I numeri del set
Vi riportiamo qui di seguito l’elenco dei ‘numeri” del set:
- Codice: 10360
- Età: 18+
- Pezzi: 2.417
- Prezzo: € 229,99
- Punti LEGO Insiders: 1.725
- Acquista il set sullo store online ufficiale lego.com
- Disponibilità: 15 maggio per utenti LEGO Insiders, dal 18 maggio per tutti
I due Boeing 747 SCA: i giganti dell’aria che portarono lo Shuttle nei cieli
Per trasportare lo Space Shuttle sulle lunghe distanze terrestri e nei test atmosferici, la NASA convertì due Boeing 747-100 in speciali velivoli noti come Shuttle Carrier Aircraft (SCA).
Il Boeing 747-123 N905NA
Il primo di questi, un Boeing 747-123 costruito nel 1970 e con numero di coda (registrazione) N905NA, proveniva dalla flotta di American Airlines: acquistato nel 1974, mantenne ancora le insegne originali durante i primi test con l’Enterprise nei tardi anni ’70.


Credit photo: Piergiuliano Chesi
Dopo la modifica presso il Dryden Flight Research Center, il N905NA divenne un simbolo dell’ingegneria aerospaziale americana, protagonista anche dello storico sorvolo al Paris Air Show del 1983, proprio quello riprodotto nel set LEGO Icons 10360 Shuttle Carrier Aircraft.

Il Boeing 747-100SR-46 N911NA
Un secondo velivolo, un Boeing 747-100SR-46 costruito nel 1973 e e con numero di coda (registrazione) N911NA, fu acquisito dalla Japan Airlines nel 1988. Dopo le opportune modifiche strutturali per supportare il peso e l’aerodinamica dello Shuttle, entrò ufficialmente in servizio nel 1990.

Il suo primo incarico fu il trasporto dello Space Shuttle Endeavour dalla fabbrica di Palmdale, California, al Kennedy Space Center in Florida nel 1991.
Oggi, il N905NA si trova in esposizione presso il Dryden Flight Research Center (ora ribattezzato Armstrong Flight Research Center) nella Edwards Air Force Base

NASA Photo by: Jim Ross | Shuttle Atlantis e SCA 747 presso il Dryden Flight Research Center
mentre il N911NA è conservato al Pinal Airpark in Arizona, come testimonianza di una delle imprese aeronautiche più affascinanti del secolo scorso.

Curiosamente, la NASA prese inizialmente in considerazione anche il C-5 Galaxy per il trasporto degli Orbiter ma alla fine fu preferito il Boeing 747 per la sua configurazione più adatta alle modifiche richieste.
Space Shuttle: la storia di un sogno tra successi e tragedie
Il programma Space Shuttle, ufficialmente conosciuto come Space Transportation System (STS), fu lanciato nei primi anni ’70 con l’ambizioso obiettivo della NASA di sviluppare un veicolo spaziale riutilizzabile, in grado di abbattere i costi di accesso allo spazio.
Sebbene la visione iniziale promettesse voli frequenti e più economici, la realtà si rivelò molto più complessa:
- problemi tecnici
- gravi incidenti
- costi operativi elevati (oltre 500 milioni di dollari per lancio)
Tutto ciò portò a una progressiva revisione delle aspettative, fino alla chiusura definitiva del programma nel 2011.
Il primo esemplare del programma Space Shuttle fu il leggendario Enterprise (OV-101) di cui sopra, un prototipo costruito esclusivamente per scopi di collaudo.

A differenza degli Orbiter operativi che seguirono, l’Enterprise era privo di motori principali e scudo termico, il che lo rendeva inadatto ai voli spaziali.
La sua funzione era infatti quella di consentire alla NASA di effettuare test strutturali a terra e prove di volo planato nell’atmosfera, motivo per cui venne designato come Structural Test Article.
Durante i test di volo, lo Shuttle veniva trasportato in alta quota proprio dallo Shuttle Carrier Aircraft (SCA), il già citato Boeing 747 della American Airlines modificato. Raggiunta la quota operativa, veniva sganciato e fatto planare autonomamente, simulando la fase finale del rientro orbitale.

Questi test furono fondamentali per validare l’aerodinamica e i sistemi di controllo dell’orbiter prima della messa in servizio delle versioni operative. Il primo volo libero dell’Enterprise avvenne il 15 febbraio 1977, mentre l’ultimo si tenne il 26 ottobre dello stesso anno. Sebbene non abbia mai raggiunto lo spazio, l’Enterprise ha svolto un ruolo cruciale nella nascita del programma STS.
I cinque Orbiter che hanno raggiunto lo spazio
Furono cinque gli orbiter operativi che vennero costruiti durante il programma (escludendo l’Enterprise di cui sopra, usato solo per test atmosferici e prove a terra).
Il primo shuttle operativo, Columbia (OV-102), eseguì il volo inaugurale STS-1 il 12 aprile 1981. Andò tragicamente distrutto nel 2003 durante il rientro della missione STS-107.

Il secondo, Challenger (OV-099), fu costruito a partire da un esemplare di test e anch’esso fu vittima di un disastro nel 1986, appena 73 secondi dopo il lancio della missione STS-51-L.

Il più longevo degli Orbiter fu il Discovery (OV-103), che lanciò importanti missioni come quella del Telescopio Spaziale Hubble e i cui voli ripresero dopo entrambi i disastri di cui sopra.


I più recenti Atlantis (OV-104)

ed Endeavour (OV-105)

completarono la flotta, contribuendo in modo decisivo alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).


Dopo il pensionamento, tutti gli orbiter sono stati destinati a musei e centri scientifici negli Stati Uniti.
Due sistemi robotici meritano una menzione speciale. Il primo è il Remote Manipulator System (SRMS), conosciuto anche come Canadarm, un braccio robotico usato per il dispiegamento e la manutenzione dei carichi utili.

Il secondo è l’Orbiter Boom Sensor System (OBSS), introdotto dopo l’incidente del Columbia per ispezionare lo scudo termico prima di avviare la procedura di rientro nell’atmosfera terrestre.

Una dedica speciale al Colonnello Alfred “Al” Worden, Astronauta
Visto il tema, l’esplorazione spaziale, che il nuovo set LEGO Icons 10360 Shuttle Carrier Aircraft ci ha portati ad affrontare, vorrei dedicare questo articolo alla memoria dell’astronauta Alfred “Al” Worden, Colonnello dell’Aereonautica statunitense (pilota militare e colludatore), pilota dell’Endeavour nella missione Apollo 15 e primo uomo a compiere una missione extraveicolare (EVA).

Ho conosciuto personalmente l’Astronauta Al Worden nell’ottobre del 2019, quando venne in Italia per partecipare a una mostra dedicata al cinquantenario del primo allunaggio a raccontare una missione spaziale e una carriera straordinaria.
In quell’occasione, ho avuto il privilegio di scambiare qualche parola con lui, scattare un selfie e donargli il “suo” Brickheadz, dono che ha ricambiato con il suo autografo. Purtroppo nel marzo del 2020, Worden se n’è andato per un male arrivato improvvisamente.



Buon volo Colonnello. I piloti non muoiono mai, semplicemente volano più in alto.
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Grandioso articolo, pieno di informazioni!