LEGO® Creator Expert 10274 – Lego ECTO-1 Ghostbusters

LEGO® Creator Expert 10274 – Lego ECTO-1 Ghostbusters

ECTO-1 ÜBER ALLES !

Questa non vuole essere una recensione del set, ne un’ostentazione dell’acquisto, ma una condivisione tra appassionati.
I quarantenni come me o giù di lì… hanno una sana e doverosa venerazione per questa Cadillac  Miller Meteor, partorita su licenza speciale in Ohio in poche centinaia di esemplari, e di certo non perchè ne abbiamo potuto apprezzare dal vivo le discutibili peculiarità automobilistiche, ma semplicemente perchè per  tutti è la ECTO 1 dei Ghostbusters , punto.
Quei film hanno per noi un valore, neanche fossero un filmino di famiglia, non so voi, ma io con due figli adolescenti almeno due volte al mese apro il frigo e scrutando il fondo bianco e abbagliante dico: ZUUUL !
La versione al femminile ce la siamo vista per rispetto nei confronti di Egon …ma c’ha fatto cagare, ammettiamolo!
Quando però  un anno fa i primi teaser trailer diffusi hanno riprodotto il suono dell’accensione dello zaino protonico per soli 3 secondi, siam tornati in un attimo tutti bambini, bambini impazienti. 
I lego per me sono la scala minifig, attraverso la quale ricreare mondi ideali, assurdi, improbabili o quello che volete voi… ma sempre correlati ad una precisa dimensione: quella dei personaggi che tutti amiamo e collezioniamo. 
Non ho mai ceduto alla tentazione di prendere un set che non  fosse  possibile correlare ai nostri pupazzetti, ad un diorama….ma quando ho visto lei, non potevo proprio restare fedele alla linea.

Dopo leaks, foto e cazzi vari, quando l’ho vista montata dal vivo in uno store l’ho quasi snobbata….ma era per non  rovinarmi la soddisfazione di vederla venir fuori pian piano sul mio tavolo.
Il film è stato rimandato di un anno? peccato, lei no.
Dopo la Aston Martin DB.aracca e l’ottima Mustang che comunque non possiedo, dopo la MOC di un bravissimo AFOL Italiano (che già mi aveva convinto) …eccola qui, con la sua scatola nera e le sue buste numerate.

Non faccio in tempo a dire: “beh, brava LEGO…le istruzioni protette da un box di cartone”, che trovo il mega parabrezza buttato in una busta insieme a pneumatici e hose vari, graffiato, come il resto dei vetri, niente di grave fortunatamente, ma te rode comunque considerato che non è che costi proprio come un tramezzino.
Lascio stare, è domenica mattina e non una di quelle felici quindi pedaliamo, il primo pezzo da montare è giallo, giallo vero…può essere solo un buon segno.
Dopo qualche busta già mi rendo conto che è davvero grande, ma montando solo struttura…vado avanti spedito e non mi fermo a pensare granchè fino a che, finite le fiancate, non mi ritrovo a dire “BELLISSIMO” ad ogni settore di carrozzeria ultimato. Gli adesivi “rugginosi” manco li ho guardati, la ECTO 1 non può invecchiare, stanno bene sul blister.
Avevo già rosicato per l’assenza dello scivolo posteriore che alloggiava gli zaini protonici, ma lo sapevo già, è il nuovo film…una storia nuova, perderei solo tempo…..quindi passo a godermi la resa della carrozzeria, unica e tipicamente eccentrica, difficilissima da replicare in lego, trovandola magnifica. Penso a chi ha fatto post per lamentarsi della differenza di linee sugli sportelli tra la curvatura degli slope e il grande brick stampato che porta il glorioso logo….mi spiace per voi che avete tutta sta voglia di perdervi l’attimo, davvero.  Voi che al massimo avrete messo dieci tile sulla base di una casa creator sentendovi Calatrava, voi avete comprato l’ennesimo allevamento di acari per le vostre noiose mensole, non avete preso la ECTO 1.
Vogliamo criticare? ok. 
qualche dettaglio in più nel motore? -spazio finito.
qualche dettaglio in più sul cruscotto? -sempre del 1959 è l’auto, ci vogliamo mettere un touchscreen tipo Tesla?
I wedge plate luuuunghi con stud a fine fiancata?- si, se li meritava 2 pezzi ad hoc, ma mi sembra davvero perdonabile.
Per il resto, l’unica cosa che gli manca è il suono stridulo di quella sirena che ricordiamo tutti, ma che solo ricordare o imitare a voce, da soli o con i figli a fianco, ci riporta  a quel tempo in cui eravamo leggeri e felici, senza nemmeno  saperlo.

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