LEGO® 76407 – The Shrieking Shack & Whomping Willow – Recensione
La prima versione della Stamberga Urlante (4746) risale al 2004. Un set oramai dimenticato e quindi questa nuova versione ‘attualizzata’ e più in linea con il design degli ultimi set della serie Harry Potter, è stata accolta con piacere dai fan della serie.
La confezione
Nel fronte, sotto un cielo con una splendente luna piena, la stamberga urlante ci viene presentata immersa in un paesaggio invernale. Ron si aggira con il suo topo Crosta assieme a Sirius Black (raffigurato nella sua forma di animagus). Remus Lupin si è appena trasformato in un lupo mannaro, mentre Harry Potter sta cercando di liberare Hermione dal Platano Picchiatore.Sul retro, il modello ci viene presentato visto dal retro, e alcune frecce bianche indicano le caratteristiche principali. Due piccole vignette ci mostrano come Rémus Lupin si “trasforma” in un lupo mannaro, un’altra accosta i personaggi alla loro versione “trasformata”, infine una terza ci mostra l’interno della stamberga più in dettaglio. Aperta la scatola estraiamo 6 buste numerate (nessuna busta di carta, per il momento nonostante sulle istruzioni siano rappresentate così), un manuale di istruzioni di 200 pagine (piuttosto piccolo), e un grande foglio con 24 adesivi.
Dando una rapida occhiata ai pezzi dell’inventario che si trova in fondo al libretto possiamo individuare i pezzi più interessanti: il tile round fosforescente che rappresenta la luna piena, una cassa in colore metallico e molti pezzi per realizzare i rami dell’albero.
La costruzione
Tralasciando per un attimo le minifigure, che vedremo poi tutte assieme, la build inizia dal pacchetto uno con una recinzione innevata, che potrebbe essere quella dietro la quale i nostri tre eroi vedono per la prima volta la Stamberga Urlante. Si costruisce in fretta e in pochi passaggi passiamo alla seconda parte della build, quella con cui iniziamo a costruire il Platano Picchiatore, o meglio la sua base.
La costruzione di questa parte è divisa in due segmenti: il primo, quello che si assembla con i pezzi restanti del pacchetto uno, ha una piattaforma rotante che permette a Remus Lupin di trasformarsi in un lupo mannaro. Sulla piattaforma girevole poggia una parete rocciosa e un’asta trasparente che sostiene delle nuvole da cui spunta la luna piena di cui parlavamo poco prima. Dall’altro lato c’è il meccanismo per ruotare i rami del Platano Picchiatore: una piccola cornice nera con un asse Technic e un ingranaggio. Il telaio è leggermente inclinato, rendendo un po’ fragile l’attaccatura su cui poi si poggerà il tronco dell’albero.
Si passa quindi alla conclusione dell’albero. Il tronco si costruisce essenzialmente con due semicilindri attaccati, ciascuno decorato con un adesivo che riproduce la corteccia, esattamente come la versione precedente di questa terribile pianta. Alla sua base, piccoli elementi Technic consentono di fissare grandi radici.
Un asse Technic con un ingranaggio alla base attraversa la struttura e si aggancia a una piattaforma rotonda situata nella parte superiore, su cui verranno fissati i 4 rami. Tutti questi elementi sono mobili e permettono di personalizzare la forma che i rami assumono o l’inserimento di una minifigura catturata dalla pianta.
Terminato il platano si passa alla costruzione della stamberga. Si inizia, aprendo la terza busta, con il piano terra, logicamente collocato su una base innevata. È leggermente rialzato, un piccolo gradino consente l’accesso all’interno. Le pareti sono in parte costituite da slope inverted che rendono il carattere “rovina” dell’edificio più realistico. La neve è sospesa ai bordi delle finestre, tutte delimitate da assi di legno (tile con venature stampate) che sono state fissate per evitare l’ingresso agli estranei. Sulla porta sarà necessario incollare due adesivi, che non sono particolarmente facili da applicare. All’interno del pianterreno ci sono una cassettiera, una piccola scrivania con una poltrona e una lanterna, e una piastrella blu con un adesivo molto scuro, il cui disegno non è molto chiaro.
Una delle pareti laterali si solleva e funge da passaggio segreto. Si aggiungono poi due finestre sopra le precedenti, due archi, e si rialzano le pareti prima di costituire il soffitto. Si notino qui due ulteriori piastre rotanti che permetteranno il fissaggio sfalsato del piano superiore. Il piccolo tetto sopra la porta è ingegnosamente realizzato con elementi e clip Technic. Concludiamo questo passaggio con la parte inferiore della canna fumaria, fissata su alcuni elementi SNOT.
Si passa quindi al piano superiore, che si assembla a parte. La sua build è simile a qella del piano terra, fatta eccezione per lo sbalzo centrale ottenuto con ampie pendenze rovesciate. All’interno c’è un camino, un letto e un pianoforte: è in questa stanza che si svolge una delle scene principali che riguardano quest’edificio e sembra coerente con quanto ricordo di aver visto nel film. Anche qui c’è un tile blu appeso alla parete, con un adesivo che a prima vista mi pareva raffigurasse una mappa, ma poi mi hanno detto rappresentare una finestra rotta.
Attacchiamo il 6° ed ultimo sacchetto, con il quale costruiamo le due pareti laterali a “scala” su cui poi verrà fissato il tetto. Un grande arco infine “chiude” la parte posteriore. Il tetto viene quindi assemblato, fissato nella sua parte superiore su due perni Technic che consentono di ottenere l’inclinazione desiderata appoggiandosi sulla struttura. Quindi costruiamo la parte centrale del tetto, i pannelli laterali questa volta fissati su cardini. Un nuovo tile con le nervature a siboleggiare un’asse di legno (questa volta si tratta di un adesivo) blocca le due finestre centrali. Terminiamo la costruzione con l’ultima parte del camino attaccato lateralmente, quindi colleghimao questo piano al piano terra e la stamberga è terminata.
Le minifigure
Tra i nostri 3 eroi, due (Harry Potter e Hermione Granger) sono già apparsi con gli stessi abiti all’inizio di quest’anno nel set 76398 Hogwarts Hospital Wing. Ron invece indossa un abito leggermente più vecchio, visto in due set nel 2019 e nel 2020.
Che sia il suo vestito “normale”, con la sua giacca danneggiata e rattoppata, o la sua forma da lupo mannaro, il professor Rémus Lupin ci viene proposto in due versioni completamente nuove. Anche la versione lupo mannaro è molto interessante, soprattutto grazie al nuovo paio di gambe.
Gli ultimi due personaggi, Sirius Black e Codaliscia, sono invece completamente nuovi. Troviamo per Sirius il suo vestito da evaso dalla prigione di Azkaban – peccato ancora una volta che le gambe siano monocromatiche. Anche la sua doppia faccia barbuta è molto ben fatta.
Peter Minus è invece l’unico personaggio ad avere le gambe con lo stampo, per il suo costume a righe piuttosto fedele alla versione vista sullo schermo. Il suo viso particolare con i denti sporgenti è altrettanto speciale. Entrambi sono accompagnati dalla loro versione “animagus”, con il nuovissimo cane nero per Sirius Black.
Giudizio finale
Mancando da quasi vent’anni era ora di rivedere nel mondo di LEGO Harry Potter la Stamberga Urlante. Questa nuova versione è molto più accurata di quella precedente e in linea con gli edifici realizzati negli ultimi anni.
L’aspetto di abbandono è ben realizzato e la casa è inquietante al punto giusto. L’interno riproduce tutto quello che si vedeva nei film e i fan del maghetto potranno divertirsi rivedendo tutti gli ambienti. Il platano picchiatore è, invece, un po’ meno convincente. Forse l’utilizzo dei panel round per il tronco limita un po’ la creatività, mentre mi piace di più l’inclinazione e la possibilità di muovere i rami per catturare i protagonisti della storia.
Per quanto riguarda le minifigure in questo set ne troviamo davvero molte, ma mi pare sia un aspetto comune in tutti i set di questa ondata 2022. In particolare voglio segnalare il magnifico lupo mannaro con le sue gambe nuove e la versione di Peter Minus con l’abito nero.
Infine, una nota sul prezzo. Farò la stessa osservazione degli altri set di questa gamma usciti lo scorso primo giugno: con 777 pezzi e un prezzo consigliato al pubblico di 89,99€, sembra un po’ caro, nonostante tutte le minifigure contenute.
Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.