LEGO® 75325 – The Mandalorian’s N-1 Starfighter – Recensione

LEGO® 75325 – The Mandalorian’s N-1 Starfighter – Recensione

La migliore puntata della serie The Book of Boba Fett è quella che ha avuto come protagonista Din Djarin, il Mandaloriano. L’avevamo lasciato alla fine della seconda stagione a lui dedicata, tornato a fare il mercenario dopo aver affidato il Bambino a Luke Skywalker. La sua bellissima nave, la Razor Crest (a proposito se non l’avete vi consigliamo di recuperarla) era stata distrutta da ciò che rimane dell’Impero e il nostro eroe si trova a viaggiare da un pianeta all’altro con mezzi pubblici (sì, esistono anche nell’Universo di Star Wars!). Per farla breve, tornato su Tatooine, gli viene offerto, come nuova nave, uno Starfighter di Naboo.
Inutile dire che l’introduzione di questa piccola astronave ha subito attirato l’attenzione di molti AFOL che subito si sono cimentati nella costruzione di questo mezzo. Così, quando a giugno LEGO ha messo in vendita la sua versione, non me la sono lasciata sfuggire.

La confezione
La scatola con la consueta livrea di Guerre Stellari riportante sul lato inferiore sinistro Boba Fett e Fennec Shand, che però non sono inseriti nel set, e le immagini della nave che andremo a costruire. Nel retro appare lo Starfighter visto dal posteriore, all’interno dell’hangar di Peli Motto. Dentro la scatola troviamo tre buste (due col numero uno e una col due), un libretto di istruzioni e un foglietto di adesivi davvero minimal (per fortuna!).

Minifigure
Come in tutti i set di Star Wars, una parte molto importante è quella che riguarda le minifigure. Andiamo quindi a vederle subito partendo dal grande protagonista di questo set, il Mandaloriano. 
Abbiamo già visto delle versioni di questo personaggio in altri set e trovo sempre che sia perfetto.
L’armatura in argento metallizzato Beskar che decora il busto e le gambe si abbina al personaggio che abbiamo imparato a conoscere sullo schermo e mi piacciono moltissimo le braccia stampate, con il sigillo Mudhorn. Da segnalare che finalmente Din Djarin ha un volto.

Esclusiva di questo set è invece Peli Motto. La simpatica meccanica indossa una tuta marrone cn una camicia blu e una cintura marrone scuro. Forse l’unica sbavatura rispetto al personaggio che abbiamo visto nella serie sono i capelli che hanno un’acconciatura diversa.

Come sempre, assieme al Mandaloriano appare Grogu. La sua minifigura ha la testa in gomma e gli occhi aperti e meravigliati. È molto realistica e, pur avendolo già trovato varie volte, trovo che sia molto bella.
Il videogioco Jedi: Fallen Order ha introdotto un nuovo droide chiamato BD-1, prima che un altro droide simile apparisse in The Book of Boba Fett. Quello che troviamo qui è esclusivo di questo set e ha dei colori diversi rispetto a quello che potete trovare con il set 75335. Per chi colleziona droidi è assolutamente indispensabile.

Il modello
Affrontiamo velocemente la costruzione per poi parlare del modello finito. Le buste numerate col numero 1, ci permettono di creare lo scafo della nave e dopo una partenza tranquilla in cui i due lati dello Starfighter vengono composti specularmente, ecco che si passa ad una delle cose che più mi è piaciuta di questo modello: l’asimmetria. Dopo pochi passaggi, infatti, il fianco sinistro e quello destro differiscono in piccoli particolari, dando così quell’effetto di modifiche apportate al velivolo da Peli Motto e Din Djarin che avevamo visto nell’episodio in cui assemblavano il mezzo.

Non sono solo i colori dei piccoli slope 1×1 a cambiare, ma intere sequenze di pezzi, che passaggio dopo passaggio creano una piacevole combinazione.
Una volta aggiunta la coda e iniziato a posizionare le ali, manca solo da aggiungere il quadro comandi prima di passare alla busta 2.

Con i pezzi contenuti nella busta due terminiamo la fusoliera (peccato per i cupolini che senza protezioni rischiano di essere graffiati dagli altri pezzi) e poi affrontiamo la costruzione dei due grossi motori laterali. Anche in questo caso si tratta di due costruzioni asimmetriche.

Ogni turbina è costruita separatamente poiché ogni lato è unico. Nessuno dei due motori ha una procedura di costruzione complessa, ma integrano entrambi alcuni dettagli interessanti. La loro robustezza, che mi dava da pensare appena viste le prime immagini, è invece garantita da un asse Technic inserita per tutta la lunghezza.


I motori sono poi montati ciascuno sulla nave con un paio di perni Technic.
Dopo aver terminato la costruzione la cosa che salta immediatamente all’occhio sono le sue dimensioni. Il modello misura 42 cm di lunghezza e quasi 29 cm di larghezza, misure che superano le versioni precedenti dell’N-1 Starfighter. Personalmente non sono mai stato un fan di questo velivolo, ma devo dire che questa nuova versione non mi dispiace affatto. Mi piace la curvatura dello scafo realizzata con gli slope, mi piacciono gli inserti in giallo che richiamano la livrea originale e, infine, adoro i dettagli a vista dei due grossi motori.

Conclusione
Pur essendo orfani della splendida Razor Crest, ritengo che LEGO abbia fatto un lavoro eccellente per ricreare questo Starfighter. Le dimensioni sono precise, la stabilità e la robustezza ne fanno un set giocabile e i due lati differenti ne aumentano il fascino se decidessimo di tenerlo esposto. Anche accanto alla precedente nave di Din Djarin, questa piccola astronave fa la sua figura. Infine le minifigure sono belle e l’esclusività di Peli Motto e del droide BD ne fanno un set che ogni fan di Star Wars e del Mandaloriano deve assolutamente avere.

Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.

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