LEGO 42140 – Technic – Veicolo di trasformazione controllato da app – Recensione

LEGO 42140 – Technic – Veicolo di trasformazione controllato da app – Recensione

Premesso che l’ultimo Technic recensito non mi ha fatto chiudere occhio per una settimana (Ferrari Daytona) e come tema non sia il mio preferito, mi sono buttato in questa recensione principalmente per testare il nuovo sistema di controllo tramite app e la potenza dei nuovi motori. Anche la particolarità del modello mi intrigava. Un cingolato double face che all’occorrenza si può ribaltare risalendo un ostacolo o contro il muro e continuare la propria marcia con una nuova livrea.

La scatola si presenta con i due lati principali praticamente speculari salvo per la foto del modello rappresentato. Il retro si intuisce come tale solo per le indicazioni di apertura. Libretto di istruzioni e quattro buste (anche se sono cinque) sono all’interno di essa. Sfusi ci sono due motori grandi, un pacco batterie, un frame 3×19 e l’immancabile fogli di adesivi enormi… Ma questa volta, complice un’ispirazione che ho avuto non li attaccherò perché voglio customizzare il mezzo con altre deca che realizzerò.

Quindi procedo!

Con la busta uno si parte dalla costruzione del telaio che in questo caso è totalmente sorretto dai due motori e dal pacco batterie, anzi sono la base portante di tutta la struttura.

E qui trovo il primo inghippo, non è molto chiaro su dove debba passare uno dei due cavi di connessione. Dalla pagina di istruzioni sembra proprio che passi tra due Liftarm ma questo poi comporta il non averli ben uniti. D’altro canto farlo passare proprio tra il Liftarm e la Gear Dark Azure non è il caso visto che il cavo striscia sull’ingranaggio. Ho optato per la prima soluzione anche se mi pare strano.


Con le due buste numero “2” costruisco la scocca dei due mezzi, uno è un cingolato da sterrato comprensivo di un alettone e una striscia centrale in giallo fluo che rivelano la sua anima racing. L’altro è un gatto delle nevi arancione, molto lineare. Il retrotreno non è stato riempito di particolari per dare la possibilità di accedere facilmente al vano batterie. Rispetto al vecchio, stretto e alto questo nuovo è basso e largo. Non sono un esperto ma questa forma credo lo renda più implementabile sopratutto nei veicoli.

La trasformazione durante la fase di ribaltamento è agevolata da due Shock Absorber (pistoni) e un elastico. Pneumatici posti sopra le cabine di pilotaggio evitano lo sfregamento della scocca sul terreno quando essa è sottosopra.
Piccolo appunto sull’elastico, assurda la scatolina dedicata con un solo pezzo all’interno. A questo punto inserirne due da già la possibilità di avere un futuro ricambio.

La busta tre è dedicata alle pulegge che sostengono e permettono lo scorrimento dei cingoli.

La busta quattro invece è dedicata.. ai cingoli! 96 Link Tread Wide vanno a formare i due nastri di trazione. Presenti anche altrettanti gommini che agevolano l’attrito su superfici lisce.

Infine inserisco le batterie e mi accorgo che l’accesso al pulsante di accensione del vano non è proprio comodo. Solo adesso mi accorgo che in uno dei primi passaggi della busta “2” ho montato un Axel che permette di premere il pulsante agevolmente.


Arrivato alla fine non posso dire di non essermi divertito, certo i pochi pezzi e la grandezza del set non hanno chissà quali tecniche “WOW”, ma per uno come me che è poco attratto dalle miriade di pin è più che sufficiente.
Il risultato finale senza adesivi non è sicuramente tra i più accattivanti ma come ho già detto, provvederò in seguito.

Ma ora passo a quella che è la cosa che più mi premeva testare, il nuovo sistema di radiocomando.

Scarico la app tramite il qrcode sulle istruzioni ed appena apro come prima schermata ho la possibilità di scegliere quale set pilotare.


Una volta che la connessione è ultimata partono gli effetti sonori. Mentre si guida è possibile riprodurre il suono di propulsione che scopro essere differente in base alla versione del veicolo che si sta pilotando.


Sguardo veloce alle opzioni dell’app. In senso orario a partire da in alto a sx abbiamo:

Volume – Lingua – Sistema metrico decimale e internazionale – Guida Technic – Ritorna al menù

Nella schermata di guida troviamo ai lati le due leve di controllo dei due assi, in corrispondenza di esse due pulsanti che ci permettono di effettuare un giro di 180° orario o antiorario e al centro la potenza erogata.
In alto al centro ci sono due indicatori per la pendenza e il rollio.
In alto a dx l’indicatore dello stato delle batterie.
Mentre mi impratichisco e faccio la prima capovolta noto che anche il quadrante cambia in base alla modalità veicolo in cui sono.

In alto al centro il tondo con i 6 pallini permette di accede alle statistiche di guida. Anche qui sempre in doppia configurazione.

Nelle statistiche è presente una voce “Partite Giocate”. Dalla schermata di guida con il pulsante in basso al centro si accede ad una modalità gioco.
Tramite lo schermo del telefono dovrete cercare di attraversare il maggiore numero possibile di cancelli virtuali in quello che credo siano circa 90 secondi. Occhio a non ribaltarvi, in questo caso il gioco rimane in pausa fino a quando non si torna nella prima versione utilizzata in partenza.

A fine percorso c’è la possibilità di cambiare l’avatar da inserire in classifica se si vuole fare a gara con altre persone, ma attenzione, si parla sempre di gioco in singolo, non funziona in rete con altri smartphone. Dopo 4 livelli non ho più approfondito se il gioco poi passi ad un livello successivo magari con altre prove differenti.

Impressioni.

Io che vengo dall’era analogica non sono molto a mio agio con lo schermo touch, forse anche per questo in tutti questi anni il massimo con cui ho giocato sullo smartphone è stato Angry Birds.
Il feeling della leva fisica è tutta un’altra cosa per me (discorso da boomerissimo) ma immagino sia un discorso di abitudine. Come pro il sistema smartphone ti permette di avere molte altre opzioni che con il vecchio controller non è possibile.
Ecco che qui scatta in me il lato poco romantico di avere tutto in un device come lo smartphone (altro discorso super boomerissimo), sia chiaro, amo e adoro la tecnologia, ma ancora mi piace avere una cosa dedicata per un determinato utilizzo.

Recap veloce di cosa ho gradito o meno.

Cosa mi è piaciuto:

  1. Bella l’idea delle due livree
  2. Il nuovo pacco batterie a 4 vie
  3. L’interfaccia app molto intuitiva e immediata

Cosa non mi è piaciuto:

  1. Speravo in uno spunto maggiore dei motori
  2. Avrei preferito che il pacco batterie fosse sostituito con una batteria ricaricabile da attaccare direttamente alla rete.
  3. In generale ho dubbi su come si possa comportare questo nuovo sistema in una configurazione a più motori. Con il vecchio sistema i vari controller potevano essere uniti e comandati più velocemente.



Quindi, con 149,99 € vi portate a casa il set con 772 pz., due motori grandi e un vano batterie con 4 canali. Se considerate che bene o male un’offerta si trova sempre il prezzo non è male, da soli il costo delle parti meccaniche supera la metà del costo del set.

Alla prossima.


Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.

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