LEGO® Monkie Kid 80054 – Megapolis City – Recensione

LEGO® Monkie Kid 80054 – Megapolis City – Recensione

In occasione dell’anniversario dei 5 anni della serie Monkie Kid (si sono già passati 5 anni dalla sua creazione!) è stata rilasciata una nuova ondata di set a tema per l’occorrenza, quello preso in esame oggi è quello più grosso e colorato tra tutti: La Megapolis City.

Le Minifigures

Partendo come sempre dai personaggi presenti nel set, nella Megapolis City sono presenti ben 15 Minifigures, se contiamo anche gli animali e i personaggi assemblabili con pezzi LEGO più “comuni”, il totale arriva a 18.

Trattandosi di uno dei set dell’anniversario, i personaggi scelti arrivano da tutte le serie Monkie Kid precedenti: Red Son, i Demoni Ossei, la Spider Queen… Insomma, tutte le varie stagioni/ondate sono rappresentate, in un modo o nell’altro, all’interno di questa Megapolis.

Sulle Minifigures non posso aggiungere molto oltre al fatto che si tratta di ottimi prodotti realizzati egregiamente. Esclusi i due demoni, tutti gli altri personaggi sono unici e ognuno di essi possiede un color scheme proprio.

L’unica pecca è l’assenza massiccia di decorazioni per le gambe, tra tutti e 15 i personaggi solo 4 di questi hanno decorazioni stampate nella parte inferiore del corpo.

Questo difetto è molto evidente su Lady Yu (la tipa con lo smeraldo in mano e vestita completamente di nero), lei è l’unica che indossa un pezzo diverso dalle gambe standard, la sua gonna lunga completamente nera e priva di dettagli stona parecchio con il resto del busto.

Adesivi, troppi adesivi

Problema ricorrente dei set più dettagliati e voluminosi, la Megapolis City possiede una quantità smodata di adesivi da applicare: 75.

Purtroppo questo è il prezzo da pagare se si vogliono avere tantissimi dettagli in un prodotto simile, in tutto il set i pezzi stampati sono davvero pochi (2, forse 3 al massimo) se escludiamo i pezzi dei torsi, delle teste e delle gambe delle Minifigures.

Set Combinabili

Esattamente come per il precedente set “cittadino” di Monkie Kid, ovvero La Città delle Lanterne 80036, anche questa sezione di città è composta da edifici e sezioni modulari, è possibile staccare e ricombinare a proprio piacimento ogni singolo palazzo presente nel set, ma non solo!

Siccome seguono lo stesso identico stile architettonico, è possibile combinare tra loro tutti i set urbani Monkie Kid posizionando dove meglio vogliamo ogni singolo modulo di ogni singolo set, se già possedete i set 80044 e 80036 potrete costruire una vera e propria Metropoli in mattoncini.

La struttura

La struttura principale del set ruota attorno a queste fondamenta che fanno da supporto sia per i piani inferiori che per la parte alta della città. Come ogni set Monkie Kid che si rispetti, anche la Metropolis City è piena zeppa di riferimenti di qualsiasi tipo, spesso legati ad altri temi LEGO ma non solo.

Uno di questi riferimenti però rimane totalmente inspiegabile nel suo posizionamento, si tratta di uno slope curved nero 2×2 da inserire all’interno delle fondamenta della città stessa.

Lo sticker del pezzo rappresenta la maschera di Onua, uno dei primi set Bionicle lanciati sul mercato nel 2001, la cosa che non ha alcun senso è che questo pezzo viene completamente coperto e sarà impossibile vederlo senza smontare l’intera base.

Questa decorazione segue il medesimo stile utilizzato per il recente set GWP Bionicle: 40581 Tahu e Takua. Se non altro ora sarà possibile costruire anche questo personaggio seguendo lo stile brick-built del set GWP.

Sul lato destro di queste fondamenta è invece possibile trovare uno scompartimento dove poter riporre i Technic pin neri utili per poter connettere tra di loro tutte le sezioni della città. A differenza del lato sinistro impossibile da aprire senza smontare plate e altri pezzi che compongono la base, questo sarà facilmente accessibili scollegando uno degli edifici della città.

Gli edifici

Sul lato sinistro della nostra città andremo a collocare un piccolo insieme di edifici e strutture, il tema predominante di questa sezione è dedicato ai villain della serie Monkie Kid. Come il resto della città anche questo piccolo angolo sarà completamente modulare e personalizzabile, possiamo disporre ogni elemento come meglio vogliamo utilizzando ovviamente anche il resto delle fondamenta della città.

Il tetto della piccola pagoda avvolta dalle nuvole contiene una novità, questa infatti utilizza una nuova tonalità di Arancione, un nome ufficiale per questa tonalità credo che ancora non esista ma si tratta di un arancione più scuro, quasi rossastro e simile al colore della ruggine. Questa tonalità è inoltre la stessa che possiamo trovare nella nuova ondata di set Technic a tema Spaziale presentata qualche giorno fa.

Tornando al tema di questa parte di set, in questa zona possiamo trovare il salone da parrucchiera della Spider Queen, gli alloggi del White Bone Demon e la gliglia barbeque del Red Son. All’interno di queste due stanze possiamo trovare diverse citazioni come la sezione della Minifigure e il set della base operativa mobile della Spider Queen.

Come tutto il resto della Megapolis, si tratta di sezioni iperdettagliate e dallo stile unico, ricche di colori e citazioni di ogni tipo. Anche dentro al distributore di set LEGO possiamo notare un set della linea Monkie Kid (La Cloud Airship 80046) e addirittura un piccolo canister cilindrico della serie Bionicle.

La città alta

Passando ora al grosso del set, la città vera e propria, questa sarà composta da 5 diverse sezioni, come sempre modulari e ordinabili come meglio crediamo.

Il modulo più alto tra tutti questi è l’ascensore che collega la parte bassa ai piani superiori della città, l’intero palazzo è una continua citazione al tema del Classic Space. Dal logo sul tile round 3×3 ai colori utilizzati per realizzare la torre, questa sezione trasuda in ogni sua parte il tema spaziale classico.

Sulla facciata dell’ascensore è anche presente un pannello LED raffigurante il set n. 200 del 1974, “Family”, quando ancora le Minifigures non esistevano e queste erano le rappresentazioni degli abitanti della LEGO City dell’epoca.

Per indicare i differenti piani raggiungibili tramite l’ascensore, ogni fermata è stata scritta sulla fiancata della torre seguendo lo stile delle nomenclature Classic Space.

E, come ultimissima citazione presente in questa costruzione, è possibile notare un tile 2×4 in pixel art di “Dragon Bike”, citazione al videogame per NES Excitebike.

Per far funzionare l’ascensore basterà far ruotare un brick round 2×2 presente subito dietro al logo sul tile round 3×3 Classic Space che troneggia sull’intera struttura. Questo movimento farà roteare il pezzo molto recente della sezione della vite infinita, facendo salire o scendere l’ascensore su cui è possibile inserire una Minifigure in piedi.

Nota dolente, se faremo salire in cima l’ascensore fino al raggiungimento del piano più in alto, questo si bloccherà e dovremmo spingere noi manualmente l’ascensore leggermente più in basso per farlo rientrare correttamente nella guida della vite infinita, una svista abbastanza grave per un sistema del genere, si poteva risolvere davvero con poco.

Gli esercizi commerciali

Subito a destra dell’ascensore troviamo altri due palazzi più piccoli ma sicuramente non privi di dettagli. Il primo è un edificio a due piani, al piano inferiore troviamo un negozio di pietre preziose, al piano superiore un negozio di dischi/postazione da DJ per i due Gold e Silver Horn Demon.

All’interno del negozio di dischi è presente un tile che cita il set Ideas del Jazz Quartet 21334, una citazione azzeccatissima visto dove hanno scelto di posizionarla.

Il secondo edificio invece è una piccola sala dedicata alle macchinette del Gachapon, popolarissime e tipiche del Giappone, si tratta di quei distributori automatici di giocattoli di piccole dimensioni erogate all’interno di piccole capsule in plastica.

Gli animali presenti sul tetto della sala sono tutti riferimenti ad altri set della linea Monkie Kid come lo Yellow Tusk Elephant 80043.

La parte alta

Le ultime due sezioni della città sono quelle posizionate sulla sommità della struttura, qui abbiamo la ruota panoramica e la torre radio/ristorante di Pigsy.

A sinistra del ristorante è posizionato una piccola sezione con il menù del ristorante, anche se composto da una manciata di pezzi è incredibilmente ben eseguito e dettagliato. Come Mascotte del ristorante invece possiamo notare l’iconica Papera di Legno, uno dei prodotti iconici risalenti al periodo in cui LEGO produceva giocattoli in legno.

L’antenna della torre radio utilizza per la sua decorazione un pezzo in plastica sottile per ricreare il tipico effetto nuvola stilizzata orientale presente in praticamente tutti i set della serie. Purtroppo non è il massimo della flessibilità e non è nemmeno troppo larga, posizionarla in modo efficace non è il massimo della comodità.

L’ultima sezione che si andrà a costruire seguendo il manuale è la ruota panoramica, su questa ruota funzionante è possibile inserire 6 Minifigures con gambe snodabili, nulla da ridire su questa struttura, funziona bene e se i seggiolini non vendono stretti troppo forte contro la struttura della ruota ruoteranno correttamente, esattamente come una vera ruota panoramica.

Il tocco finale

Appena a sinistra della ruota è possibile notare un piccolo, ma importantissimo, una Claw Machine che cita il tema LEGO degli anni ’90 Timecruisers. In questo caso la macchina si chiama Timeclaw visto l’utilizzo della macchina a cui da il nome.

Come nei Timecruisers, anche qui è possibile trovare l’iconica spirale rossa su sfondo bianco e dei copricapi. Nella serie originale in ogni set del tema era possibile trovare uno contenitore/scompartimento contenente dei copricapi provenienti da altri temi LEGO come cappelli da pirati, elmi da cavalieri o caschi spaziali, Timmy e il Dottor Cyber (protagonisti della vecchia serie) utilizzavano questi copricapi come travestimenti per potersi camuffare meglio all’interno del tema/epoca temporale in cui viaggiavano.

Questa Claw Machine riprende esattamente lo stesso principio, al suo interno sono infatti presenti tre diversi copricapi: Un Casco Classic Space verde, un cappello da Pirati Dark Purple e un elmetto da muratore City rosso.

Tra i tre il più interessante è sicuramente il casco Classic Space verde, grazie a questo pezzo è ora possibile assemblare per intero l’astronauta Verde in puro stile Classico senza dover usare il casco standard da motocicletta con visiera.

Questa Minifigure monocromatica era disponibile nel vecchio set Ideas Exo Suit 21109 del 2014, in ogni set erano presenti due Minifigures: una dal volto maschile e una dal volto femminile. La testa classica con il sorriso semplice e gli occhi tondi è una mia aggiunta, non è presente nel set Ideas o nella Megapolis City, dovrete procurarvene una per l’occasione se volete completare l’astronauta verde seguendo lo stile classico.

Conclusioni

Il set Monkie Kid 80054 Megapolis City è sicuramente non privo di difetti, tra una quantità smodata di adesivi (di cui alcuni anche impossibili da vedere senza dover smontare qualcosa), un ascensore che non funziona correttamente al 100% e delle strutture interne troppo spesso troppo piccole, rimane comunque un gradevolissimo set sia dal punto di vista dei dettagli sia dal punto di vista delle tecniche utilizzate e dalle forme create.

Sicuramente si tratta di un set molto più apprezzabile dal punto di vista espositivo che dal punto di vista della giocabilità.

Il set sarà disponibile per l’acquisto a partire dal 1 Gennaio 2024 per un prezzo di 179,99€ per 2330 pezzi totali.

Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.

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