LEGO® Icons – 10331 Kingfisher – Recensione

LEGO® Icons – 10331 Kingfisher – Recensione

Ciao a tutti. Oggi mamma LEGO®, che ringrazio immensamente, mi ha mandato questo bellissimo set da recensire. Quando avevo visto i primi leak, sono rimasto benevolmente colpito, ma sicuramente lo avevo aggiunto nella lista di set che non avrei mai comprato, sbagliandomi! Trattasi di un prodotto molto ben curato e progettato, così bene che sembra addirittura una MOC realizzata da un costruttore di fama internazionale, talmente è ben progettata e precisa la realizzazione.

LA SCATOLA E IL SUO CONTENUTO

La confezione con lo sfondo nero è molto elegante e potrebbe fare gola ai collezionisti del genere “lo tengo sigillato”. Il costo è decisamente alla portata di tutti, perché trattasi di 49.99 euro per un totale di 834 pezzi, ovvero nemmeno 6 centesimi l’uno. La costruzione non è di facile realizzazione, perché, come dice la didascalia, è un prodotto riservato ad un pubblico maggiorenne. Come vi avevo anticipato, trattasi quasi di una MOC e come tale alcuni passaggi sono bene congegnati, ma difficili da seguire per un pubblico meno esperto, come un bambino di 10 o 12 anni ad esempio.

Il contenuto della scatola.

Al suo interno troverete sei differenti bustine che caratterizzano le altrettante fasi di montaggio ed un manuale di 86 pagine molto curato, dove all’inizio troverete un’introduzione del nostro simpatico pescatore alato.

Il manuale delle istruzioni.

FASE UNO

Appena rovescio sul tavolo il contenuto della prima bustina, mi viene da storcere un po’ il naso. Ci sono un sacco di pezzi blu, rossi e 4 PLATE 1X2 di un arancione che non avevo ancora visto. Fatta eccezione per i primi (adibiti per il fondo dell’acqua), mi domando perché quando si tratta di usare pezzi da riempimento, in Danimarca decidano di usare sempre quelli in colorazioni così vecchie e poco utili per eventuali part-out. Ogni volta che recensisco qualcosa, uso sempre un occhio da moccatore, pertanto chiusa questa parentesi comincio con l’unire le parti iniziali.

I primi passaggi non li trovo molto brillanti e/o entusiasmanti, forse perché non sono un amante del genere TECHNIC®. Purtroppo questa fase è necessaria e soprattutto l’utilizzo di queste particolarità, perché si stanno gettando le basi del sostegno su cui il nostro protagonista verrà posato. Tutto il suo peso sarà sostenuto da questa struttura (#3).

I primi passaggi caratterizzati da troppi pezzi TECHNIC utilizzati.

Dopo alcuni agganci, diventa sempre più evidente che si sta preparando la basetta del martin pescatore. Una volta finita e capovolta mi viene da pensare quanto sia stata buffa la scelta di utilizzare quei PLATE 1×2 nel nuovo colore arancione. Come potete osservare dalla mia foto, rimangono nascosti. Stessa sorte hanno subito le parti in rosso.

La basetta completata vista anche dalla parte sottostante.

FASE DUE

Esaminando il contenuto del secondo sacchetto, si intuisce che si proseguirà col rifinire la basetta. Lo si capisce, osservando quanti pezzi trasparenti sono presenti. Uno fra tutti spicca e attrae la mia attenzione da costruttore di MOC. Trattasi del 4190 e lo vedete bene nell’immagine #5. Di solito lo uso quando realizzo diorami in stile orientale, per via dei tetti delle mie pagode, ma non sapevo che esistesse anche trasparente. In effetti, questo pezzo è perfetto per rappresentare un determinato moto ondulatorio dell’acqua. Tipo quello creato dal martin pescatore quando si procaccia il cibo.

Il contenuto del secondo sacchetto e il pezzo con codice 4190.

Nella recensione, mi sono imbattuto in tantissimi pezzi che non avevo ancora visto sia per forma o anche solo per una nuova colorazione aggiunta, come in questo caso.

Personalmente, non mi sono mai cimentato a creare delle basette tonde, pertanto questa volta ho potuto imparare una tecnica nuova in tal senso. BRACKET e SLOPE CURVED sono i protagonisti assoluti per riuscire nell’impresa ed un buon intuito ed un pizzico di tecnica SNOT faranno il resto.

La basetta rotonda.

Una volta finita, tocca “riempirla” con l’acqua e vi confesso che sono leggermente preoccupato. Credo che impazzirò nel sistemare nel posto esatto ogni singolo pezzo. Ce ne sono davvero tanti e sono tutti così piccoli e trasparenti, aiuto! In effetti sembra di ricostruire un puzzle, perché non è semplice collocare le “tessere” senza sbagliare, ma tutto sommato è divertente. Nonostante i miei timori, tutto fila liscio e termino così la fase di preparazione dove verrà accolto il nostro simpatico pennuto. Soffermatevi ad osservare lo scorcio di acquitrino. Non siete d’accordo con me che il 4190 usato in questo modo fa proprio una gran bella figura?

La basetta completata.

FASE TRE

Una cosa che ho imparato a mie “spese”, recensendo i set per la LEGO®, è quella di non comprare quelli dedicati agli animali, se un domani ne vorrete fare sfuso. Ad avvalorare la mia ipotesi, è sufficiente osservare i pezzi nel riquadro in alto a destra della foto numero 8.

Ad esempio, i due in DARK ORANGE non li ho mai visti in vita mia e sinceramente, per come costruisco io, non saprei proprio che farmene, ma mai dire mai.

Le prime fasi sono poco incoraggianti al proseguire. Non ho ancora capito da quale parte del corpo ho cominciato l’assemblaggio.

I pezzi strani e le prime fasi di montaggio del kingfisher.

Come vi ho già detto in precedenza, ci sono parti nuove, almeno per me che non sono un assiduo acquirente, come ad esempio il PLATE 1X3 nero con tre STUD aperti (foto #9). Il suo codice è il 77850 e su BRICKLINK scopro che appare già in 70 set. Vi devo dire che come “novità” la trovo una cosa molto gradita, in quanto già il suo fratello minore 1×2 è molto utile, pertanto non oso immaginare quante cose sublimi si possano ottenere con quest’altro.

Rimango sempre meravigliato tutte le volte in cui scopro che ogni singola curva di un pezzo sia sempre studiata nei minimi particolari per farla combaciare con quella degli altri. Date un’occhiata all’immagine #9 per capire meglio cosa intendo.

Il pezzo con codice 77850 e le curve baciate.

Chiusa questa parentesi enfatica, proseguo con l’assemblaggio e mi domando se sia davvero necessario inserire tutti questi pezzi all’interno del pennuto (#10A). Non trovando una risposta seria, proseguo e più vado avanti e mi rendo sempre più conto che sto costruendo una piccola opera d’arte! Assemblare questo animale è spettacolare. Come vi avevo anticipato, è ben progettato. Non ci sono pecche da nessuna parte e tutto combacia perfettamente. La costruzione prosegue in ogni direzione ortogonale, senza tralasciare nemmeno uno spiraglio, un piccolo difetto o quant’altro. Non ci sono scalini evidenti ed è tutto così armonioso. L’oggetto è anche molto solido (#10C).

Tutti i pezzi usati per le zampette (foto #10D) non li avevo ancora visti in quella colorazione e in questo caso li trovo perfetti per lo scopo. Ancora una volta, questo set è un trionfo di parti nuove e/o ricolorate.

L’interno del pennuto ed alcuni particolari di assemblaggio.

Dopo aver terminato la terza busta, vi posso assicurare di essere già abbastanza soddisfatto, perché sta venendo fuori un bel oggettino. Inoltre, mi sono imbattuto in tanti pezzi nuovi o anche solo per colorazione, ovviamente novità a volte solo per me, ci tengo a sottolinearlo tutte le volte. Sono davvero felice d’aver avuto l’occasione di recensire questo set, perché differentemente non lo avrei mai acquistato e mi sarei perso una bella esperienza costruttiva.

Come lo vedrete, terminata la terza fase di montaggio.

FASE QUATTRO

Aprendo il quarto sacchetto, mi rendo conto che la sagra dei pezzi nuovi o ricolorati continua. Scopro così dell’esistenza della trasparenza di un BRICK 1X2X2 con 4 STUD anche su tutti i lati larghi. Lo trovo magnifico e sono già lì con la mente ad immaginare come impiegarlo nei miei lavori, quando poi lo uso veramente sul nostro beniamino alato e rimango basito, quando capisco che rimarrà completamente nascosto alla vista, come d’incanto (#13).

Le fasi di montaggio di un’ala e la magia della sparizione del BRICK trasparente.

Nonostante questa piccola pecca, non posso che continuare a congratularmi coi progettisti, perché la perfezione dell’esecuzione di questo animaletto è spettacolare. Anche per le ali non esistono imprecisioni. Ogni pezzo combacia perfettamente senza costringere ad adottare dei compromessi che potrebbero far storcere il naso ai puristi. Essendo un set ufficiale, ogni aggancio è ovviamente legale, ma vi faccio notare che nel rappresentare animali così e con la precisione utilizzata in questo caso, non è propriamente semplice. Finora non ho trovato nessun tipo di imperfezione e ciò fa di questo modello un capolavoro. Date un’occhiata alle immagini della foto #14 per comprendere meglio quanto pocanzi affermato.

La perfezione di un’ala ben progettata.

FASE CINQUE

Terminata l’ala destra, è arrivato il turno di quella opposta. Purtroppo si tratta di ripetere in maniera speculare quanto si è costruito per la precedente. Ciò potrebbe risultare noioso e, a conferma di tutto, mi imbatto nuovamente nel BRICK trasparente, quello destinato a sparire con un colpo di magia. Per nostra fortuna, chi ha creato le istruzioni, ha destinato in questa fase anche la replica della vegetazione (almeno le “fondamenta”). Questo servirà a spezzare un po’ la monotonia. Purtroppo, sistemare le piantine acquitrinose è un compito che si risolve velocemente.

Le “fondamenta” della vegetazione.

Per quanto riguarda la seconda ala, non vi aggiungo delle foto, perché sarebbero soltanto ripetitive alle precedenti, così vi propongo quest’ultima con entrambe le ali “equipaggiate”. Manca soltanto la testa, ma devo dire che il piccolo pescatore alato è già bello così. Le ali sono fantastiche!

Quasi finito, manca la testolina.

FASE SEI

Lo avevo già intravisto in qualche recensione non mia, ma il PLATE “c” lo tocco con mano per la prima volta (#17). Continuo a ripetermi, ma questo set è una sorpresa per me, in quanto a pezzi nuovi o ricolorati. Detto questo, comincio a riprodurre il capo del volatile. Per ora segnalo che i primi passi sono incomprensibili. Sto provando la stessa sensazione che ho avuto inizialmente col corpo principale (riquadro basso #17).

La sagra dei pezzi e un particolare della testa.

Il microfono nero inserito nel BRICK HEADLIGHT 1X1 (codice 4070) rende bene nel rappresentare l’occhio dell’uccellino. Soprattutto perché è stato inserito nel retro di quel BRICK 1×1, in modo che la testa del microfono si uniformi ben bene col resto del pezzo, eliminando ogni tipo di scalino. In questo modello, la parola d’ordine “GAP ZERO” è una costante. Non sembra un set, ma una MOC eccellente, come vi avevo già anticipato.

Il particolare dell’occhio.

Una volta terminata la testa, non resta che completare la vegetazione lasciata un attimo in sospeso nella fase precedente. Inoltre, verrà aggiunto un prelibato bocconcino dentro il becco del piccolo e simpatico pescatore.

La testa del martin pescatore.
La vegetazione lacustre.

Una volta terminato questo capolavoro, ho deciso di non smontarlo, perché è così bello che mi ci sto affezionando e credo che gli darò persino un nome. Il mio piccolo kingfisher lo chiamerò Sampei.

Non mi resta che congratularmi con i designers, perché sono stati davvero molto, ma molto bravi.

Il martin pescatore finito.

IN CONCLUSIONE

C’è poco da aggiungere, perché ho già anticipato un sacco di cose. Il fattore economico ad esempio. Trattasi di un set molto conveniente, pertanto già solo quello dovrebbe spingervi all’acquisto. Nonostante sia un modello poco costoso, è fatto decisamente bene. Come già detto, sembra una MOC, ma di quelle belle. Di quelle il cui inventore vende migliaia di istruzioni, ad esempio. Costruendolo, potrete imparare tanti di quei trucchi, come creare una basetta rotonda. Riuscirete a carpire tanti segreti dello SNOT ed imparerete a costruire su più lati. Potrete affinare l’utilizzo di certi pezzi e colmare le difficoltà che si incontrano normalmente, cercando di fare delle MOC perfette, solo nei vostri pensieri, ma mai nella realtà. Se preferite maneggiare pezzi recenti e scoprire nuove colorazioni, allora questa scatola fa per voi. L’unico neo che ho trovato, ma non è un difetto, perché è chiaramente specificato che trattasi di un prodotto adatto ad un pubblico adulto, è la complessità di alcuni passaggi. Ciò non lo rende idoneo ad un giovane costruttore. Allora, siete ancora qui che state leggendo? Ma che cosa aspettate? Correte a comprarlo.

Sampei, il mio nuovo amico.

One thought on “LEGO® Icons – 10331 Kingfisher – Recensione

  1. Mi ha sempre interessato, fin dal momento della presentazione mentre tutti lo snobbavano.appena becco l’occasione giusta lo prendo sicuramente, a maggior ragione dopo aver letto la vostra recensione! Grazie

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