Stud.io diventa Stud.IA

Stud.io diventa Stud.IA

Ci siamo! Dopo tanta attesa e il solito tam-tam online puntualmente smentito dal LEGO® Group, finalmente è arrivata la conferma: il software di progettazione BrickLink Studio 3.0 sarà integrato con l’Intelligenza Artificiale a partire dal prossimo aggiornamento.

La notizia, che ha fatto rapidamente il giro del mondo, ha scatenato un’ondata di reazioni fortemente polarizzate. Da un lato c’è chi saluta con entusiasmo l’alba di una nuova era, come il noto costruttore Alexander Damien, il quale ha dichiarato: “Finalmente, grazie all’Intelligenza Artificiale, potrò smettere di costruire villaggi invernali e iniziare a dedicarmi ai resort tropicali!”. Dall’altra parte c’è chi non nasconde profonde preoccupazioni e rivolge aspre critiche all’inaspettata mossa del LEGO Group, come lo stimato Joseph Pushwayers: “L’Intelligenza Artificiale è la morte delle MOC! Io non ho mai usato software, ho sempre realizzato tutto grazie al mio ingegno, alle mie capacità e a una buona pinta di birra. È così che le mie opere hanno riscosso meritate attenzioni internazionali, persino in Arabia Saudita. Adesso dovrei rinunciare al nastro adesivo e ai pennarelli indelebili in nome del progresso tecnologico? Io proprio non ci sto!”.

Alla redazione di Brick.It Magazine è stata data la preziosa opportunità di testare in anteprima la nuova funzionalità. Ma una nostra indagine approfondita ha svelato inquietanti retroscena…

A bocca aperta

Dopo aver installato la patch il programma non sembra cambiato molto, a parte il pulsante aggiunto alla barra multifunzione che segnala vistosamente la nuova incombente presenza.

Cliccando il summenzionato pulsante si apre una maschera di comando in cui viene richiesto di inserire una riga di testo con la descrizione del modello che vogliamo far costruire al software. Decido di provare con una costruzione semplice, un’officina, senza aggiungere altro. Cosa sarà in grado di creare il nuovo Studio 3.0?

Premo invio e improvvisamente il programma si anima! Su uno sfondo neutro inizia a prendere vita la costruzione. Il processo dura esattamente 15 secondi e il risultato è a dir poco stupefacente!

Studio 3.0 prende vita!

Non solo il software ha creato un ambiente ricco di dettagli e di parti funzionali (come la cassettiera per ordinare i pezzi Lego in base al colore, la ciotola dell’acqua per il gatto, la saracinesca scorrevole e l’argano mobile) ma ha anche creato delle parti personalizzate riconoscendo e utilizzando la lingua dell’input! Mi riferisco all’insegna con i due tile in cui sono riportati il logo e il nome dell’officina, che – tra l’altro – adesso sono stati aggiunti alla lista delle custom parts. INCREDIBILE!

Un dettaglio, però, attira la mia attenzione più di ogni altro. Si tratta della minifig che ha in mano il separatore. Quel volto mi sembra familiare… mi sembra di averlo già visto da qualche parte… Ma certo, È IL MIO!!! Il software ha creato una versione minifig del suo utilizzatore, ovvero del sottoscritto!

Rivelazioni

Questa sconvolgente scoperta fa pizzicare il mio senso di ragno: il pericolo è vicino! Qui si prospetta un’enorme violazione della privacy, un’invasione subdola e infame della mia sfera privata! Con le mani tremanti mi lancio in una frenetica ricerca online per cercare di calmare le mie ansie complottiste e, dopo alcune ore, trovo non solo la risposta che stavo cercando, ma anche le risposte a domande che non mi ero nemmeno posto.

Grazie a questo illuminante video, vengo a sapere che, quando Lego ha acquisito Stud.io da BrickLink, nel software è stata inserita la primissima versione di una Intelligenza Artificiale in grado di monitorare le costruzioni degli utenti e di apprendere da loro le migliori tecniche costruttive. Tutto all’insaputa di noi poveri AFOL! I programmatori, tra l’altro, avevano anche lasciato in bella vista un indizio della loro impresa clandestina, facendosi beffe dell’ingenuità degli utenti: cosa pensavate che fosse la famosa Batmobile che si costruisce da sola nella pagina di Download di Studio, se non una dimostrazione del potere e delle conoscenze acquisite dall’Intelligenza Artificiale nascosta in milioni di computer di ignari AFOL?

Ma non è finita qui. Il famigerato ex LEGO designer Andrew Partridges, espulso dalla Danimarca perché considerato “persona scomoda”, in questo post dichiara che i dati raccolti dall’IA annidata in Studio hanno ormai cambiato da tempo il modo di lavorare a Billund. È già da anni che i designer si affidano totalmente all’Intelligenza Artificiale, non toccano quasi mai i mattoncini fisici e, a causa dell’enorme quantità di tempo libero a loro disposizione, si dedicano ad attività ricreative quanto mai discutibili che includono la sperimentazione di sostanze psicotrope. È così che, sempre secondo la testimonianza diretta di Partridges, sono nati la serie Dreamzzz e il set dedicato ai BTS.

Contattato dalla redazione, Partridges ci ha fornito svariate prove a sostegno delle sue audaci affermazioni, tra cui questo eloquente video che mostra come il mastodontico set 10307 Tour Eiffel sia stato partorito dalla diabolica mente sintetica dell’Intelligenza Artificiale, senza alcun intervento da parte umana.

Il set 10307 è stato inventato dall’Intelligenza Artificiale

La fine di ogni cosa

Quali scenari si prospettano per noi AFOL in seguito a queste sconcertanti notizie? Potremo continuare a costruire indisturbati le nostre MOC con Studio, sapendo che un’Intelligenza Artificiale è in agguato per carpirci le nostre migliori idee? Magari molti seguiranno in massa l’esempio del rispettato Paul Nicholsin e penseranno anche loro di poter gabbare la fredda mente calcolatrice dell’IA trovando l’ispirazione creativa attraverso il consumo smodato di ingenti quantità di bevande alcoliche. Di sicuro il mondo non sarà più lo stesso e dovremo prenderne atto. Forse faremmo bene a seguire l’esempio della regina Margrethe di Danimarca e abdicare lasciando che siano le nuove generazioni a sbrogliare la matassa. Oppure sarà meglio dare spazio alla speranza e guardare al futuro con l’ottimismo del dodo.

L’aggiornamento di Studio 3.0 è previsto per il prossimo 31 aprile.

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