LEGO® – 76908 – Speed Champions: Lamborghini Countach – Recensione

LEGO® – 76908 – Speed Champions: Lamborghini Countach – Recensione

È la prima volta che monto un’auto della serie SPEED CHAMPIONS. Ne ho sempre sentito parlare bene e in tutta onestà posso confermare ogni elogio che sia stato speso per la linea.
Questo particolare set è indicato a partire dagli otto anni. Al suo interno troverete due bustine di mattoncini (262 pezzi in totale), un manuale di 82 pagine ed un foglietto di adesivi per un costo abbastanza accessibile di 19,99 euro.
Partiamo con il montaggio del sacchetto iniziale e come prima cosa possiamo assemblare la minifigure e la parte posteriore dell’auto. L’unica cosa da segnalare del personaggio, è la presenza del logo della casa automobilistica che la rende speciale a livello collezionistico.

Da costruttore di MOC, mi balza subito all’occhio un pezzo che non avevo ancora maneggiato finora. È una parte abbastanza recente per me e serve come assale per montare le ruote delle auto di questa serie. Io ci vedo un uso molto alternativo (NPU), come ad esempio impiegarlo per una recinzione bassa oppure per un bel muro a graticcio di quelli che si vedono su alcuni balconi, tipo casa mia.
C’è una piccola pecca da segnalare nelle istruzioni dato che il colore TAN assomiglia di più al suo fratello maggiore, il DARK TAN. Per fortuna del secondo non ci sono pezzetti nel set, quindi la confusione di partenza viene subito risolta.
Purtroppo, montare le auto è piuttosto noioso al principio, perché in questa fase non si capisce che cosa si stia facendo (foto pag. 14 e 19).

Inoltre, l’enorme pezzo nero che costituisce il fondo dell’auto è una delle cose che più non apprezzo in un set. Ci sono davvero un’infinità di parti nel catalogo, mi domando perché si faccia ricorso a dei pezzi così troppo specifici che diventano inutili per altri scopi. Per quanto mi riguarda, il piacere di montare un gioco LEGO è proprio quello di maneggiare tanti piccoli mattoncini e realizzare qualcosa di meraviglioso.
Detto questo, vi anticipo che la mia riflessione verrà completamente smentita perché mi sto accingendo nell’assemblare una macchina davvero fantastica non solo per il tipo di modello, ma per le soluzioni di aggancio davvero sbalorditive e credo che se a monte non ci fosse l’incriminato pezzo nero che permette di agganciarci di tutto senza cedere in stabilità, l’entusiasmante risultato finale non si sarebbe potuto raggiungere.
Noto con piacere che si fa un grande uso di pezzi della tipologia BRACKET e la cosa mi conquista, perché non è facile usarli in quanto possiedono delle misure particolari che possono sfasare tutto quello che vorrete fare di almeno un paio di millimetri. Fare ricorso a questi, denota una buona conoscenza delle misure di ingombro di ognuno di essi.

È un po’ che girano sul mercato, ma non li avevo mai montati su di una auto e devo dire che i nuovi passaruota si conformano meglio vicino allo SLOPE 1X2 INVERTED.

Noto che spesso vado in confusione con le istruzioni e devo fare qualche passo in dietro, per fortuna, trattandosi di set molto piccoli, ci si accorge dell’errore per tempo senza grandi danni.

Arrivati a pagina 27 si comincia ad intravedere un’automobile.
Nella 29, si può notare come si faccia un buon uso di un pezzo della serie HINGE per dare una angolazione molto dolce all’auto. Mentre nella 32 si nota come i piccoli PANEL 1×2 la facciano da padrone in questo montaggio e direi che sono proprio provvidenziali in alcuni casi per risolvere alcuni problemi di ingombro.

Sono rimasto davvero stupefatto quando ho composto il posteriore. Sono occorsi non meno di 34 pezzi e la cosa mi ha completamente esaltato. Seguire passo passo questa fase mi ha incuriosito e meravigliato allo stesso tempo quando ho capito cosa avevo appena finito di assemblare.

Alle pagine 43 e 44 si presenta un aggancio che non avevo mai praticato e vi devo confessare che in quel modo non lo avevo considerato neanche una volta ed è davvero spettacolare! Per spiegarvi di cosa si tratta, ve l’ho illustrato in quattro passaggi.

Dovrete preparare, grazie all’uso di BRACKET e PANEL, i due fianchi posteriori, che, con un TILE ROUND 1X1 WITH BAR, verranno agganciati a due pezzi TECHNIC. Questi ultimi, vi confesso che in precedenza li avevo ignorati. Mi sono semplicemente adoperato a sistemarli dove richiesto, ma non avevo nemmeno capito il loro ruolo all’interno di questa LAMBORGHINI. Ebbene, dopo questo aggancio, li dovrete allargare verso l’esterno e dopo cercare di spingere verso il basso fino a farli aderire ai due CONI 1X1 che rappresentano le luci posteriori. Una volta eseguito tutte le operazioni, Il risultato ottenuto è davvero spettacolare!

Arrivati a pagina 55, si passa ad aprire il secondo sacchetto di mattoncini. Inoltre, potrete notare che, grazie ad un sapiente utilizzo di BRACKET, si realizzeranno gli sportelli che verranno inseriti nell’auto in tecnica SNOT.

Di seguito si passa nel preparare gli interni dell’abitacolo che sono davvero molto curati. Si denota da questi piccoli particolari che questa non è una vettura della serie FRIENDS oppure CITY. Una cosa davvero carina che mi ha entusiasmato parecchio, è il fatto che i designers hanno usato un microfono per minifigure per rappresentare la leva del cambio.

Sono serviti ben 18 pezzi per costruire la parte bassa del muso e la cosa davvero esaltante, almeno per me, è quella che si vede a pagina 71, ovvero trattasi del sistema di aggancio utilizzato per connettere quel pezzo al resto dell’auto. È stato sufficiente avvalersi di due PLATE ROUND 1X1 MODIFIED WITH BAR uniti ad altrettanti PLATE ROUND 1X1 WITH HOLE.

Alla pagina 75 si apprende come utilizzare al meglio il BRICK HINGE unito al suo PLATE 1X2 inclinabile. Grazie a quei due pezzi, diventa facilissimo ricreare la parte alta del muso e dare la giusta inclinazione alla carrozzeria. È un lavoro fatto così bene da risultare molto fedele al modello reale. Inoltre, il tutto viene eseguito nuovamente in tecnica SNOT.

A questo punto, sono quasi giunto al termine e non rimane che applicare l’alettone, il parabrezza e le quattro ruote. Queste ultime montano dei cerchi in lega rappresentati dagli unici pezzi stampati, ovvero dei TILE ROUND 2X2. A mio parere l’unica pecca imperdonabile sotto il punto di vista di un collezionista è la presenza massiccia di adesivi da applicare. Questo è un peccato veniale, che da costruttore di MOC, invece, perdono in quanto un pezzo stampato resta più difficile riuscire ad usarlo altrove, mentre un adesivo si toglie abbastanza facilmente. 

È inutile dirvi che sono totalmente innamorato di questa vettura, sia per la linea che per le tecniche di montaggio adottate. Mi hanno davvero reso un bimbo felice e non vedo l’ora di potermi cimentare nuovamente con un bolide della serie SPPED CHAMPIONS. Acquisto super consigliato!

Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set.Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.

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