MONTANARO BRICK – IL MATTONCINO CHE VA A SCUOLA

MONTANARO BRICK –  IL MATTONCINO CHE VA A SCUOLA

Con il Cremona Brikcs credevo di aver chiuso i battenti per questa stagione espositiva ed invece, con mia grande sorpresa, sono riuscito in extremis ad aggiungermi alla prima edizione di questo evento canavesano.

Cosa mi ha sorpreso di più? L’organizzazione impeccabile di Daniele Rosa, conosciuto da tutti come pasticcino e dal suo socio Cristiano Guain. Sebbene questa fosse per loro la prima volta, hanno passato l’esame a pieni voti. In ben tre mesi sono riusciti a riunire appassionati da diverse parti d’Italia e a tessere una coperta di espositori variegata e nonostante che lo spazio loro a disposizione non fosse dei più grandi, hanno incluso tematiche differenti oltre ad aggiungere ben due venditori di materiale legoso.

Ma passiamo al resoconto e questa volta vorrei fare qualcosa di diverso dal solito e prendere in prestito col suo permesso le parole di un partecipante all’esposizione, Giuseppe Di Marzio, che ne ha fatto uno personale col quale concordo in pieno.

<<Terza esposizione in 3 mesi. Dalla ripresa di questo “brutto vizio” non c’è male.

Cosa mi ha sorpreso di più? Beh, che davvero non c’è più un “tema lego” che non mi piace. Anche stavolta, grazie ad alcuni capolavori ho apprezzato quei temi che poco mi attraevano. Uno su tutti il TECHNIC puro e poi STAR WARS. Inizio da questi e dagli espositori che mi hanno più colpito proprio per avermi fatto apprezzare questi generi.

Allora, le auto di Luca Baddy Badiali (e il carrarmato favoloso) tutte comandabili da remoto con APPsu smartphone sono effettivamente qualcosa che non si vede tutti i giorni. Adesivi e dettagli favolosi e non sai quale guardare prima e a quale dedicare più tempo. Allo stesso tempo il “garage” (sempre TECHNIC) di Gianni Gaio è stata una piacevolissima sorpresa con due set creator riproposti davvero in tutte le salse. E l’appassionata spiegazione di come funzionano alcuni pezzi trovati per caso nello sfuso (ma mai utilizzati) ti fa davvero innamorare anche di questo genere (pompa idraulica, pistoni elettrici, robe che non ho mai approfondito e difficili da spiegare se non vedi i movimenti dal vivo). Veramente fantastico questo mondo. E già immagino qualche utilizzo di alcuni pezzi, ma nel tema medievale che più mi piace.

Passo a STAR WARS. E a Montanaro ho avuto il piacere di conoscere Cristina Mattiazzo e Daniele Carretta (che già conoscevo via social), rappresentanti del mitico gruppo a tema MILLENNIUM BRICKS. Invito loro stessi a commentare magari con un video del momento topico del fumo sotto lo Star Destroyer con la colonna sonora della marcia imperiale (io purtropo, durante l’evento, non sono mai riuscito a riprenderlo). Idea favolosa e veramente ben realizzata! (Anche se talvolta facevi fatica a capire se era il loro fumo o i fumi dell’alcol ad annebbiare la vista). Parte del mio cuore è rimasto nel diorama con il villaggio Ewok; troppo belli questi personaggi e veramente ben realizzata da Cristina tutta l’ambientazione. Menzione particolare per Cristina e Daniele perché sono stati ottimi compagni di avventura in casa per la notte sulle sponde del laghetto di Candia.

Ora ripercorro il resto dell’esposizione….

Già all’ingresso venivi rapito dalle foto di Sara Pippo Broccanello a destra e dal diorama city di Maffe Marco e famiglia a sinistra con tutta una serie di edifici creati ad hoc partendo da alcuni modulari e di cui ha ripreso colori e particolari. Molto bella l’idea della banda sotto la Tour Eiffel con i musicisti dotati di quel copricapo da gendarme che ben si addice e quindi sfruttato in maniera esemplare.

In un’esposizione poi non possono mancare i treni e quindi non poteva non esserci il Ragazzo di Morozzo, ovvero Davide Uberti con una collezione di treni da far invidia a RFI. Trovo proprio caruccia la sua riproduzione della scritta LEGO che quanto prima copierò 🙂 !

Finalmente incontrati e conosciuti di persona anche:

Luca Koss con la sua fortezza Black Falcon, da nobel per la pazienza a schierare quella mole di minifigures.

Cecco Frenk che sprizza genio in ogni particolare delle sue opere. La vespa è un capolavoro da lasciare senza fiato. Ma anche il forziere dedicato ad Harry Potter e il cofanetto dedicato alla serie Space sono letteralmente fantastici. Forse sono di parte perché adoro queste soluzioni che si aprono e mostrano dettagli a non finire.

Menzionerei anche Roberto Monteleone con il suo angolo vendita ricco di chicche e prelibatezze e il Mastro Costruttore Giuseppe Pino Fraccalvieri con il suo diorama e la ormai celebre Reggia di Bugliano. Qui davvero gli occhi si affaticano a scrutare dettagli e il cervello ti va in pappa per cercare di capire quale arcana tecnica costruttiva si cela dietro a ciascun dettaglio. Ci vorrebbe un album fotografico per ciascuno dei suoi edifici e guardate le strade, le fontane, i giardini, le aiuole. Sono qualcosa di strepitoso.

Immancabile ormai l’imponente collezione di Minifigures del Giana, Mauro Gianaroli , irrinunciabile per le caramelle pronte per tutti i bambini (e non solo), visitatori delle esposizioni.

E poi c’erano Corrado Di Ceglie con la riproduzione del Teatro Donizetti, parte della maestosa riproduzione dell’intero centro Piacentiniano di Bergamo (a vederlo tutto insieme sono decine di metri quadri e qualche milione di mattoncini) e Stefano Canal con la sua favolosa fanfara, vista già anni fa ma sempre affascinante (da cogliere il dettaglio dello spartito) e altre due moc (scena del film “Alien” la prima e tema space, la seconda con una serie di minifigures space coloratissime e veramente allettanti.

E guardate che chicche ha portato il mitico Silvio Giovetti , aka Silvio’s Disneyworld, dalla incredibile cattedrale alla casa di Biancaneve, passando per il tributo agli indimenticabili “Stanlio e Ollio”. Veramente da perderci un’altra mezza giornata.

Ultimo diorama da ammirare, quello di Cristiano Guain, il Presidente della ProLoco di Montanaro che per primo ha creduto nell’evento e non si è fermato un attimo per l’intero weekend. Tanti begli spunti anche nel suo diorama medievale con una torre da ammirare dalle fondamenta alla sua punta più in alto!

Finiamo il giro di questa due giorni con due diorami già visti a Castellanza, il diorama medievale di Andrea Caboni, impegnatissimo con i laboratori insime alla sua Laura (decisamente insostituibile) dedicati ai bambini e la città dei mostri di Daniele Rosa che ringrazio per l’invito, l’ospitalità insieme a Jessica e l’organizzazione!

Speriamo di essere stati tutti all’altezza delle aspettative. Ora non ci resta che aspettare la seconda edizione 🙂

Sicuramente ho perso qualche pezzo per strada…. senza malizia o cattiveria, ma ancora non mi sono ripreso del tutto.

Tra i ringraziamenti, non possono mancare quelli a tutti i volontari della ProLoco di Montanaro, gentilissimi e prontissimi nel farci sentire a nostro agio durante l’intero weekend, Presidente Cris per primo!

E a Sofia e Greta un immenso grazie! Portarle con me sono un valore aggiunto incommensurabile.

Stanno nascendo amicizie tra noi espositori e i nostri figli che sono sicuramente la ciliegina sulla torta.

P.S.

Mannaggia che uno deve anche lavorare, altrimenti di questi weekend ce ne vorrebbero tutte le settimane!!!

P.P.S.

Vi lascio un paio di link con altre foto dell’evento!

https://www.facebook.com/media/set/… di Pippo

https://www.facebook.com/media/set?vanity=triniton.valley… di Pino >>

Riprendo in mano l’articolo io e mi permetto di aggiungere al resoconto la bellissima collezione di scudi del nostro narratore Giuseppe, che li ha raccolti in una sorta di libro apribile, con tanto di copertina frontale e retro a tema CASTLE.

Che cosa aggiungere? Buona la prima e ci si vede il prossimo anno.

One thought on “MONTANARO BRICK – IL MATTONCINO CHE VA A SCUOLA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *